In teoria, il Bisfenolo S – che ha sostituto nei biberon, negli scontrini fiscali, nei giocattoli e nelle lattine il Bisfenolo A – sarebbe dovuto essere senza effetti dannosi per la salute umana. In pratica è più dannoso della sostanza che ha sostituito. Almeno secondo uno studio appena pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives. La ricerca è stata condotta sui maiali ed ha dimostrato che le concentrazioni ematiche di questa molecola sono 250 volte più elevate di quelle del Bisfenolo A. Non solo, considerato anch’esso un interferente endocrino, ha capacità minori di essere smaltito dall’organismo. “Abbiamo studiato solo la parte dell’esposizione, non ancora il pericolo” ha detto Veronique Gayrard, della Scuola Nazionale Veterinaria di Tolosa.
Non è la prima volta che il Bisfenolo S è finito sotto accusa. Già gli scienziati dell’Università di Oakland hanno dimostrato in uno dei loro studi che la sua presenza potrebbe aggravare i più comuni tumori al seno. Inoltre, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Sanitaria degli Alimenti, Ambiente e Lavoro (Anses) dice che è “impossibile realizzare una valutazione dei rischi per la salute associati all’uso di questi composti in prodotti di consumo, che dovrebbero incoraggiare la massima cautela nei confronti della sostituzione con questi composti “. Nell’aprile 2017, uno studio della rivista 60 millions de consummateurs aveva aveva portato in laboratorio 43 ciocche di capelli di altrettanti bambini e adolescenti dai 10 ai 15 anni, alla ricerca di 254 sostanze: il bisfenolo S, usato come alternativa ad A, era presente … nel 98% dei campioni.