Bollette a 28 giorni, Federconsumatori: “Basta ostruzionismi, rimborsate!”

La confusione regna sovrana sui rimborsi per i giorni erosi dalle bollette a 28 giorni che i gestori – almeno Wind 3, Fastweb e Vodafone (per Tim il giudizio è atteso a breve) – sono stati “condannati” a riconoscere ai consumatori da parte del Consiglio di Stato. I rimborsi devono essere automatici, ribadiscono le assocaizioni dei consumatori forti del pronunciamento del Consiglio di Stato, ma gli operatori, stando alle segnalazioni che ci arrivano dai nostri lettori, stanno facendo “melina“, per usare un eufemismo.

Tim: concilia?

Il caso di Tim poi è ancora più particolare: in attesa che il Consiglio di Stato esamini il suo ricorso contro la delibera Agcom che ha stabilito il rimborso dei giorni erosi, sta inviando ai propri clienti messaggi non proprio chiari: vuoi il rimborso? Passa per i canali conciliativi. Ne abbiamo parlato nei giorni passati (leggi qui) ma continuano le segnalazioni come quella di Arcangelo Maggio che ci scrive: “In relazione alla richiesta di restituzione degli importi erosi con la fatturazione a 28 giorni, l’operatrice del 187 (di un call center Tim in Romania) mi ha detto di inoltrare un fax all’800-000187 con copia di un documento di identità dell’intestatario della linea telefonica. L’ho fatto, ma via mail la stessa Tim mi ha comunicato che devo rivolgermi ai “consueti canali conciliativi”. Quali sono questi canali? Al 187 mi hanno dato informazioni sbagliate? Come mi devo comportare?”

Viafora, Federconsumatori: “Nessuna richiesta, rimborsi automatici”

Molto netto Emilio Viafora, presidente nazionale di Federconsumatori: “I gestori non continuino a menar il can per l’aia: i rimborsi devono essere automatici e in bolletta, i gestori hanno incassato 2 miliardi con la ‘tredicesima’ fattura. Non accettiamo ulteriori ostruzionismi, né il tentativo di continuare a prendere tempo facendo però pressing sugli utenti per quanto riguarda le offerte compensative”.

E chi, come Tim, propone di rivolgersi agli strumenti conciliativi? “Può essere una soluzione in alcuni specifici casi come ad esempio per chi nel periodo interessato ai rimborsi ha cambiato operatore e quindi deve essere risarcito. Ma ripeto i rimborsi devono essere automatici e disponibili sulla prima bolletta utile”.