Auto nuova senza spendere un centesimo? Un sogno promesso e (a quanto pare) non mantenuto dalla società Vantage Group, che offre ai suoi clienti un servizio di “auto no cost”, per cui le rate pagate per l’acquisto dell’auto verrebbero rimborsate dalla società in cambio di pubblicità da esporre sulla vettura con appositi adesivi (è il cosiddetto carvertising).
Un sistema che ha fatto gola a molti, ma che ha iniziato a scricchiolare quando la Vantage Group ha iniziato a non pagare le rate. E non solo.
Sono tante, infatti, le condotte anomale segnalate dalle associazioni dei consumatori, per le quali è in corso un’indagine dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato nei confronti della Vantage Group.
UN’AMPIA CASISTICA DI CONDOTTE “DISCUTIBILI”
Al centro dell’attività istruttoria vi sono pratiche commerciali “discutibili” raccolte in un’ampia casistica da Konsumer Italia, tra le associazioni che hanno denunciato la società all’Antitrust: non solo il mancato pagamento delle rate (la società ha smesso da diversi mesi di rimborsare i propri drivers come avrebbe dovuto da contratto), ma anche il rifiuto di fornire copia della fidejussione ai propri clienti o il fatto di averla inserita nell’importo finanziato, facendole dunque maturare interessi.
In altri casi, poi, i consumatori hanno denunciato una condotta aggressiva: la società avrebbe infatti costretto i drivers ad acquistare degli smartphone con la medesima formula “a costo zero” quale retribuzione per l’attività pubblicitaria.
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KONSUMER: “AVVIARE INDAGINE ANCHE CONTRO FINANZIATORE”
“Il fenomeno è molto vario – spiega l’avvocato Raffaella Grisafi, vice presidente di Konsumer Italia – ma una cosa che ha destato alcune perplessità è che nelle denunce dei consumatori pervenute alla nostra associazione abbiamo ravvisato che in un buon numero di casi le auto no cost sono state acquistate presso lo stesso venditore e finanziate dal medesimo intermediario”.
Per questo l’associazione dei consumatori ha chiesto all’Antitrust di avviare un’istruttoria anche nei confronti dell’intermediario finanziario che ha erogato il finanziamento per una possibile violazione delle Disposizioni di trasparenza di Banca d’Italia e del Testo unico bancario. Il sospetto, infatti, è che il finanziatore non abbia valutato il merito creditizio del consumatore prima di erogare il finanziamento, come chiedono le leggi citate.
“Nei casi esaminati – dichiara Grisafi – non solo nessuno dei consumatori finanziati aveva il merito creditizio idoneo all’importo e alle condizioni economiche applicate, ma addirittura la finanziaria ha inspiegabilmente autorizzato importi palesemente sproporzionati rispetto al costo dell’auto acquistata. Il risultato è che attualmente questi consumatori si ritrovano con un’esposizione rateale mensile insostenibile, con il rischio di non poter onorare il debito con conseguente inadempimento, segnalazione negativa nei Sistemi di Informazione Creditizia, impossibilità di accedere al credito con un orizzonte temporale non calcolabile”.
L’ASSOCIAZIONE PARTE ATTIVA DELL’ISTRUTTORIA
Intanto l’Antitrust ha accolto la richiesta di Konsumer Italia di intervenire nel procedimento istruttorio contro la Vantage Group: “in questo modo – spiega Grisafi – prenderemo parte attivamente al procedimento dell’Agcm presentando memorie e quanto necessario a segnalare il fenomeno, così che l’Autorità possa valutare le condotte del professionista”.