Non vedenti e non udenti, gli sconti (nascosti) che i gestori telefonici debbono garantire

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Caro Salvagente, ho una linea fissa di Tim e ho chiesto di aderire allo sconto del 50% relativo alla delibera dell’Agcom per chi ha problemi di vista o udito. Inizialmente è andato tutto bene, ma con l’aumento di novembre 2018 ho avuto dei problemi. Nella fattura lo sconto relativo alla delibera non tiene conto dell’aumento del costo dell’abbonamento, cioè  rimane identico a quello prima dell’aumento. La mia domanda è: la delibera n. 46/17, prevede che lo sconto del 50% del canone è riferito al prezzo di listino (quindi soggetto anche ad eventuali aumenti), oppure no? Ho provato a fare varie segnalazioni del problema a Tim (sia nei canali internet, tramite il 187 e sia fax) ma tutte le volte mi hanno dato risposte che non c’entrano nulla con la mia domanda.
Vi chiedo se potete darmi dei consigli.

Luca Sardo

 

Caro Luca, la sua domanda ci consente di chiarire come funzionano le agevolazioni per le persone sorde o affette da cecità. Abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia, di chiarirci come funzionano e quali sono le regole che li disciplinano.

Queste agevolazioni, sono state introdotte dal 2007: l’AGCOM, infatti ha emanato una delibera (514/07/CONS) che prevedeva alcune agevolazioni economiche che i gestori dovevano  offrire alle persone sorde e ai non vedenti. Fino ad un certo punto, le compagnie telefoniche non hanno applicato completamente quanto disposto, anche se poi si sono dovute adeguare per evitare sanzioni.

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Nel 2017, inoltre, l’AGCOM ha approvato una nuova delibera , la n. 46/17/CONS, a cui fa riferimento il sig. Luca, che stabilisce “Misure specifiche e disposizioni in materia di condizioni economiche agevolate, riservate a particolari categorie di clientela, per i servizi di comunicazione elettronica da postazione fissa e mobile”, delibera che aggiorna le disposizioni, risalenti al 2007, per la telefonia mobile e per quella fissa.

Attualmente, tutte le maggiori compagnie prevedono offerte con sconti o con opzioni gratuite, sia per la linea fissa di casa che per il cellulare.

Specifico anche, che per rientrare in tali agevolazioni, è necessario avere il certificato del Servizio Sanitario Nazionale che accerti la presenza dell’invalidità e, concretamente, la richiesta va fatta compilando ed inviando un apposito modulo che si può scaricare dai  siti dei vari gestori.

In genere, i non udenti, ad esempio, possono usufruire di particolari offerte sulla linea mobile, che danno diritto ad un certo numero di sms gratuiti al giorno.

I non vedenti, invece, hanno diritto a sconti sulle offerte flat per navigare in internet da casa o un certo numero di ore di navigazione gratuita per le tariffe a consumo. I gestori, hanno poi l’obbligo di  pubblicare le offerte per le persone con tali  disabilità, facendo sì che le informazioni sulle offerte in questione,  siano facilmente individuabili, e che siano comunque esposte con chiarezza.

Queste agevolazioni riguardano, nel caso della telefonia fissa e di disabilità uditiva, sia l’utente sordo che il suo nucleo familiare.

In riferimento al quesito del sig. Luca, Tim prevede per i clienti affetti da disabilità uditiva e per le loro famiglie, l’esenzione dal pagamento dell’importo mensile dovuto per l’abbonamento al telefono fisso mentre per i clienti affetti da cecità totale, prevede lo sconto del 50% del canone mensile relativo al servizio ADSL per chi ha un abbonamento flat. Si parla di sconto del 50% sul canone mensile dell’offerta, non specificando quindi il tipo di offerta ma solo l’agevolazione ed in effetti, la Delibera stabilisce l’esistenza dell’agevolazione non i tipi di piani sui quali viene applicata. Di conseguenza, se il costo dell’offerta varia, si avrà diritto sempre al 50% di sconto ma su un canone diverso, in questa ipotesi maggiore, caso a cui fa riferimento il Sig. Luca.