Carmignano, 15mila abitanti in provincia di Prato, si è dato un obiettivo ambizioso: creare entro il 2020 un distretto biologico. Un traguardo alto per liberare il territorio dai pesticidi da realizzare, ci dice il sindaco Edoardo Prestanti, “attraverso un’alleanza tra agricoltori, realtà che si occupano di agroturismo, cittadini, associazioni ambientaliste e istituzioni”. L’intervista al sindaco di Carmignano è pubblicata nel nuovo numero del Salvagente dedicato al tema dei pesticidi come dimostrano i risultati del nostro test su 12 pomodorini dove abbiamo trovato fino a 16 residui di trattamenti fitosanitari. L’esperienza di Carmignano tra l’altro non è isolata: sempre più amministrazioni locali stanno dicendo no ai pesticidi per il rispetto dell’ambiente, della salute dei cittadini e dimostrando che uno sviluppo economico e agricolo diverso sia non solo possibile ma anche conveniente.
Sindaco Prestanti, è sicuramente un bell’obiettivo quello che vi siete dati ma non sarà che in una zona coltivata a olivi, viti, ortaggi e frutta sia tanto seducente quanto irrealizzabile?
No. Almeno se si utilizza un percorso nuovo che non cali le decisioni dall’alto ma, come abbiamo fatto noi, metta assieme tutti gli interessati e gli fornisca aiuto e informazioni. Poi, diciamo la verità, noi partivamo da una posizione privilegiata: la superficie agricola del nostro territorio era già per il 40% coltivata a biologico.
Sì ma qualche resistenza l’avrà pure registrata…
Ovviamente. Quando si stabiliscono divieti si registrano anche perplessità e timori. Ma, forse anche grazie all’offerta di consulenze gratuite, come quelle che i nostri agronomi danno agli agricoltori nello Sportello verde ha fatto sì che si comprendesse come si può creare sviluppo – e dunque reddito – conciliando crescita e ambiente. Prova ne è il fatto che nessuno, neppure coloro che all’inizio erano più dubbiosi, ha deciso di aprire un contenzioso legale.
È così che siete riusciti a bandire il glifosato dalle vostre campagne?
Esattamente. E tenete conto che era l’erbicida più usato da noi. Per abbandonarlo è servita consulenza e informazione.
Non vi siete limitati a intervenire sulle zone rurali, sindaco. Avete messo le mani anche sui regolamenti urbani…
È una delle cose di cui sono orgoglioso e che ci ha fruttato anche riconoscimenti importanti. Siamo il primo Comune della Toscana a convertire la disinfestazione delle zanzare con sostanze biologiche, per eliminare le larve, e con repellenti, per gli animali adulti. Un impegno ci è stato riconosciuto con il premio Lombrico d’oro, promosso dal coordinamento veronese ‘Stop Glifosato’, in collaborazione con il Comune di Cavaion Veronese.