Prima ha cercato (riuscendoci) di ingraziarsi gli scienziati per assolvere il “suo” glifosato dalle pesanti accuse di cancerogenicità . Adesso per Monsanto è arrivato il tempo di schedare i giornalisti facendo una black list dei nemici dell’erbicida. L’accusa arriva dalla Francia dove il quaotidiano Le Monde ha pubblicato un’inchiesta condotta in collaboraizone con France2: in pratica giornalisti e personalità sono stati schedati da Monsanto in base alle loro opinioni e al grado di influenzabilità sul tema della nocività del glifosato. Diversi media francesi coinvolti, come Le Parisien, annunciano ricorsi alle authority o procedure giudiziarie.
Secondo l’inchiesta, una società di comunicazione, Fleishman Hillard, avrebbe segretamente schedato per conto di Monsanto centinaia di persone (politici, scienziati, giornalisti) in base alle loro posizioni sui pesticidi. Tra questi tre giornalisti di Le Parisien che ha annunciato di voler ricorrere al CNIL, l’authority per la protezione dei dati, riservandosi le vie giudiziarie.
Radio France, la radio pubblica, ha sei giornalisti coinvolti e, in un comunicato, annuncia “una procedura giudiziaria al fianco” dei suoi dipendenti. Le Monde ha già presentato una denuncia contro ignoti per attività illecite nel trattamento di dati personali.
Per la video inchiesta in lingue originale si può cliccare qui