Una corte d’appello di Lione ha stabilito che la ditta Monsanto di Bayer è responsabile dei problemi di salute di un agricoltore che aveva inalato un erbicida tossico. La causa va avanti da dieci anni, quando Paul Francois ha intentato causa al colosso per aver sofferto problemi neurologici dopo aver accidentalmente inalato il diserbante Lasso nel 2004, accusando la Monsanto di non aver fornito adeguati avvisi di sicurezza.
Un iter decennale
La sentenza a favore dell’agricoltore Paul Francois è stata annunciata in una dichiarazione di un gruppo di querelanti, “fito-vittime”, che rappresenta i lavoratori che rivendicano problemi di salute dovuti all’esposizione ai pesticidi. Francois aveva vinto le sentenze contro Monsanto nel 2012 e nel 2015, prima che la corte suprema francese rovesciasse quelle decisioni e ordinasse una nuova udienza. Tuttavia, la sentenza di pochi giorni fa non ha determinato il compenso per l’agricoltore. Lasso è stato bandito in Francia nel 2007 dopo che il prodotto era già stato ritirato in alcuni altri paesi. Monsanto ha dichiarato di stare valutando le carte, ed è probabile che ricorrerà in Cassazione.
I guai giudiziari di Monsanto in Usa
La sentenza nel caso francese arriva quando Monsanto affronta azioni legali negli Stati Uniti su presunti legami di cancro con i suoi diserbanti a base di glifosato. Come ricorda Reuters, “I problemi legali che circondano il glifosato hanno contribuito a far perdere a Bayer circa 30 miliardi di euro dal suo valore di mercato dallo scorso agosto. L’amministratore delegato del gruppo tedesco ha detto oggi che è stato “massicciamente colpito” dal contenzioso”.