Federconsumatori Modena interviene sul maxi sequestro di aceto balsamico – ordinato dalla Procura di Foggia nell’ambito di una vasta operazione condotta dai carabinieri del Nas – prodotto e commercializzato da aziende modenesi, per il quale sarebbero state utilizzate non solo uve diverse da quelle consentite dal disciplinare Igp, le uniche da cui si può ricavare l’aceto balsamico, ma anche prodotti oggetto di sofisticazione. Al posto delle uve del territorio, si legge in una nota dell’associazione, le aziende modenesi avrebbero acquistato prodotti di bassa qualità , “uve da mensa”, fornite da una azienda del foggiano che grazie a società intermediarie e di trasporto commercializzava mosto non conforme.
“Diciamo subito che non si tratta di fatti minori, ma di una vera e propria truffa a danno dei consumatori. Oltre a questo è evidente il danno portato all’immagine della nostra comunità , che tra le proprie eccellenze ha certamente l’aceto balsamico e anche di quelle imprese virtuose che rispettano le regole del mercato. Le aziende modenesi coinvolte non possono semplicemente definirsi parte lesa. Come dato minimo esse non hanno controllato e verificato con attenzione la natura e la provenienza delle uve e del mosto. Non hanno valutato la congruità del loro costo, rispetto al prodotto del territorio. Oppure hanno ricercato proprio il prodotto meno costoso, senza porsi particolari problemi. Federconsumatori Modena attende il prosieguo delle indagini, l’esame attento del prodotto commercializzato e valuterà quali azioni potranno essere messe in campo per tutelare gli interessi e i diritti dei consumatori”.