“I cibi ultraprocessati aumentano il rischio di cancro del 12%“. A questa conclusione è giunta una ricerca condotta in Francia presso l’Università di Parigi 13 coordinata dalla professoressa Mathilde Touvier, direttrice di ricerca in Epidemiologia nutrizionale.
In questo video della tv svizzera Rsi, la proressoressa spiega i risultati ma prima viene fornita la spiegazione di cibo processato: gli alimenti confezionati (piatti pronti, biscotti, patatine, corn flakes, etch) mediante processo industriale che contengono più di 5 ingredienti – come ad esempio coloranti, conservanti, aromi – o che hanno subito diversi trattamenti di trasformazione “come il riscaldamento ad alte temperature, la frittura, l’estrusione – che alterano in maniera sostanziale la struttura dell’ingrediente originale”.
L’esposizione a questo tipo di cibi, svela la ricerca, aumenta il rischio il rischio di contrarre il cancro (specie al seno nelle donne): più si arricchisce la nostra dieta del 10% di cibi ultraprocessati più cresce il rischio di cancro del 12% e la mortalità del 14%. Questi dati sono stati osservati dai ricercatori francesi in un gruppo di persone oltre i 45 anni monitorati per 7 anni.