Dopo anni di richieste delle associazioni animaliste, i negoziatori delle tre istituzioni europee (Parlamento, Consiglio e Commissione) hanno raggiunto un accordo: la pesca elettrica sarà totalmente vietata ai pescherecci dell’Unione europea in tutte le acque che frequentano, anche al di fuori dell’UE, a partire dal 30 giugno 2021.
La campagna di Bloom
Esulta Bloom, l’Ong internazionale che nel 2017 ha iniziato la campagna al Parlamento Ue contro la pesca elettrica, una pratica crudele, che si basa sullo stordimento via scossa dei pesci: “Quando Bloom ha iniziato la sua campagna al Parlamento Europeo, tutti i partiti politici tranne uno (la Sinistra Unitaria Europea) accettavano il principio della pesca europea, i pescatori artigianali non avevano più alcuna speranza di vederla vietare e il dibattito verteva addirittura sulla sua estensione massiccia in Europa”, dichiara Claire Nouvian, fondatrice di BLOOM. “Il cammino fatto fin qui è enorme. Partivamo da lontano. Abbiamo completamente ribaltato a nostro favore l’ecosistema politico e la negoziazione questa sera si è concentrata unicamente sulla data di entrata in vigore del divieto, nessuno metteva più in discussione il principio.”
I vincoli fino al 2021
Fino ad allora, i pescherecci da traino già equipaggiati con l’energia elettrica potranno continuare ad avvalersi delle esenzioni accordate dal 2007, vale a dire entro il limite del 5% dei pescherecci da traino degli Stati membri. Nessuna nuova deroga sarà ammessa. Inoltre, l’accordo politico raggiunto specifica che la ricerca scientifica deve essere rigorosamente controllata, con un numero limitato di navi (sei navi, decisamente troppe) e l’avvallamento dell’organismo scientifico della Commissione europea (il Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca).
La denuncia contro i Paesi Bassi
Claire Nouvian ricorda: “Le scoperte dei nostri ricercatori Laetitia Bisiaux e Frédéric Le Manach ci hanno permesso di portare alla luce fatti di una gravità inaspettata: abbiamo rivelato una serie di decisioni pubbliche profondamente corrotte a favore delle lobby olandesi della pesca industriale. La nostra lotta ha avuto una svolta inaspettata, portando alla luce la frode sistemica, gli abusi finanziari, i privilegi ingiustificati e la disfunzione preoccupante delle istituzioni”. Bloom nell’ottobre 2017, aveva rivelato in una denuncia contro i Paesi Bassi , che l’83% delle licenze di pesca elettrica olandesi era illegale. In seguito alla denuncia, la Commissione ha annunciato di voler aprire una procedura formale di infrazione contro i Paesi Bassi. Nel gennaio 2018, l’Ong aveva rivelato che la decisione della Commissione europea di autorizzare l’elettricità, considerata fino al 2006 come metodo di pesca distruttivo, è stata presa contro il parere degli scienziati.