Alcuni mesi fa l’Autorità Antitrust ha multato Samsung e Apple rispettivamente di 5 e 10 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette per gli aggiornamenti dei software degli smartphone che portavano all’obsolescenza programmata: superato un certo periodo il cliente veniva spinto a comprare un nuovo modello. Ora, la multa è stata confermata dal Tar che non ha concesso alcuna sospensiva cautelare come era stato richiesto dalle aziende.
Unc: problemi alla batteria che non erano normali
“Si tratta di una vittoria importante – commenta l’Unione nazionale consumatori – che segna un cambio di mentalità degli stessi consumatori che prima accettavano impotenti i problemi di batteria del proprio cellulare che iniziavano dopo neanche due anni dall’acquisto, oggi invece hanno ben chiaro che non è normale che ciò accada (soprattutto con apparecchi che costano diverse centinaia di euro) e chiedono spiegazioni all’azienda e a noi rappresentanti dei consumatori”.
L‘Unione Nazionale Consumatori invita chi pensa di rientrare tra le persone che hanno subito l’obsolescenza programmata di Apple o Samsung, di mandare una email a [email protected] o scrivere nella pagina facebook dell’associazione: “valuteremo caso per caso se ci sono i margini per azioni legali e metteremo le aziende di fronte ad una presa di posizione concreta.”