“L’Ispra ha comunicato stamani la quantificazione del danno ambientale dei Pfas: 136,8 milioni di euro nelle tre province di Vicenza, Verona e Padova“. Lo ha detto giovedì 31 gennaio il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in audizione alla Commissione bicamerale Ecomafie. “In questo modo – ha spiegato Costa – il ministero si può costituire in giudizio per quella cifra tramite l’Avvocatura di Stato nel processo alla proprietà della Miteni di Trissino” azienda ora dichiarata fallita ma che per anni ha prodotto sostanze perfluoroalchiliche. Parliamo di sostanze impiegate in tantissimi prodotti di uso comune daii vestiti in pelle, alle giacche da montagna, fino alle pentole antiaderenti, persino nei cartoni della pizza e il filo interdentale come ha testimoniato una recente ricerca.
“Ora servono limiti alle concentrazioni”
Soddisfazione e un plauso al ministro è stato espresso dall’assessore all’Ambiente della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin che ha aggiunto: “Sulla questionela Regione del Veneto ha già deliberato più di un anno fa di costituirsi parte civile, dichiarandosi parte offesa. Adesso il prossimo step che ci attendiamo dal ministero è la fissazione dei limiti ai Pfas”.
Il ministro Costa in commissione aveva chiarito: “Non abbiamo dimenticato di fissare i limiti, per questo ho costituito un tavolo al ministero dell’Ambiente per lavorare con Regione Veneto, Ispra e ministero della Salute. Nel frattempo c’è la necessità di una bonifica: i finanziamenti ci sono”.