Il Tribunale amministrativo di Lione, a seguito di un ricorso presentato da Criigenha, il Comitato per la ricerca indipendente e informazione sull’ingegneria genetica, ha annullato l’autorizzazione alla messa in commercio del Roundup Pro 360 della Monsanto, un diserbante contenente glifosato. I giudici francesi (qui l’integrale della sentenza) hanno valutato che l’Anses, l’Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria e dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro ha commesso “un errore di apprezzamento con riferimento al principio di precauzione”, autorizzando la messa in commercio di questa variante del RoundUp a marzo del 2017.
Nonostante l’approvazione da parte dell’Unione europea della sostanza attiva (glifosato) fino al 2021, la Corte di Lione ha riscontrato che studi scientifici ed esperimenti sugli animali dimostrano che Roundup Pro 360, scrive Générations Futures, Ong francese che da anni si batte contro il glifosato, “una preparazione con una tossicità più elevata del glifosato, è potenzialmente cancerogeno per l’uomo, sospettato di essere tossico per la riproduzione umana e particolarmente tossico per gli organismi acquatici. Ha concluso che l’uso di Roundup Pro 360 è un danno ambientale che potrebbe avere un gravi effetti sulla salute umana” e per questo ha deciso di annullare l’autorizzazione all’immissione in commercio di questa RU Pro 360.
“Chiediamo che Ansens – conclude la Ong – prenda in considerazione tutte le formulazioni di glifosato e annulli le autorizzazioni alla vendita”.