Dopo Valsartan, irbesartan, un altro farmaco per l’ipertensione, viene richiamato in Francia per la presenza di un’impurità classificata come probabile cancerogeno in alcuni lotti. La disposizione è stata voluta dall’Agenzia per il farmaco francese (Ansm). Entrambi i farmaci sono commercializzati in Italia. Come riporta Le Figaro, Valsartan e Irbesartan appartengono alla stessa famiglia di medicinali, i sartani. Dall’estate, il valsartan ha subito un’ondata di richiami dovuti alla presenza di due sostanze classificate come probabili cancerogeni dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’NDMA e NDEA.
La sostanza sospetta cancerogena
A livello europeo, dopo la scoperta di queste sostanze indesiderate in valsartan, le analisi sono state estese ad altri quattro farmaci: irbesartan, candesartan, losartan e olmesartan, queste sostanze essendo prodotte con un processo simile a quello di valsartan. Il produttore di irbesartan, il laboratorio Arrow Generics, ha rilevato la presenza di NDEA a tassi superiori ai limiti stabiliti dall’Agenzia Europea dei Medicinali, da cui il “richiamo di lotti non conformi”, ha detto l’agenzia in una nota.
Non interrompere bruscamente il trattamento
Ma l’Ansm avverte: “La presenza potenziale di NDMA e NDEA non induce un rischio acuto per la salute dei pazienti. Il rischio di interruzione brusca del trattamento è importante (attacchi ipertensivi, scompensi cardiaci, incidenti neurologici), i pazienti non devono in nessun caso interrompere il loro trattamento senza un consiglio medico”, aggiunge l’ANSM, che ha istituito a luglio un numero di informazioni verdi (0800 97 14 03).