Germania chiede all’industria meno grassi e sale nei cibi. Ma non c’è obbligo

Meno grassi, zuccheri e sale nei cibi ma solo se siete disponibili a farlo. Suona un po’ così la richiesta del ministro tedesco dell’alimentazione Julia Klöckner all’industria alimentare di ridurre “in modo volontario” la presenza di alcuni nutrienti per diminuire l’apporto calorico nei cibi confezionati. In particolare il ministro ha evidenziato che i produttori devono ridurre il contenuto di zucchero corn flakes del 20% e nelle bevande analcoliche del 15-20%. Anche le dimensioni delle porzioni dovrebbero essere ridotte, ha detto la Klöckner in una conferenza stampa.

Critici i consumatori di FoodWatch l’associazione molto attenta ai temi della sicurezza alimentare: “Abbiamo criticato il suo approccio – ha spiegato il portavoce della Ong Andreas Winkler a FoodNavigator – e giudicato come un regalo di Natale per l’industria alimentare. Il ministro chiede ‘educatamente’ all’industria alimentare di mettere un po’ meno zucchero nei loro prodotti mentre invece servono misure normative e obblighi di legge“.

La riduzione su base volontaria non è una soluzione che ha funzionanto in Gran Bretagna dove proprio alcune settimane fa l’Agenzia di salute pubblica britannica ha denunciato che solo il 52% delle aziende alimentari inglesi hanno raggiunto l’obiettivo (volontario) di ridurre il sodio nei cibi e piatti pronti. In Italia invece tutto tace.