Ricciardi: “I fanghi in agricoltura? Grave non aver valutato i rischi sanitari”

“I fanghi in agricoltura? Una decisione presa senza valutazione d’impatto sanitario“. Walter Ricciardi presidente dimissionario dell’Istituto superiore di sanità ha spiegato al Corriere della Sera che ha lasciato l’incarico per “le posizioni antiscientifiche del governo”. Dalle posizioni infondate sui termovalorizzatori, vaccini e sui legami tra immigrazione e malattie fino al decreto Genova che con l’articolo 41 ha innalzato i limiti di diossine, Pcb e metalli pesanti nei fanghi di depurazioni usati come concimi nei campi. “Senza parlare – ha risposto l’ex presidente dell’Iss al Corsera – del provvedimento del governo che amplia le opzioni per lo smaltimento dei fanghi in agricoltura: una decisione presa senza valutazione d’impatto sanitario. Eppure queste sono materie decisive per la prevenzione sanitaria e la salute pubblica“.

Un rischio già evidenziato dall’inchiesta del nostro giornale pubblicata nel numero di dicembre e ribadita da autorevoli personalità che hanno aderito alla nostra petizione (firma qui) rivolta al governo per ritirare il provvedimento, come Franco Ferroni, responsabile Agricoltura & Biodiversità Wwf Italia: “Noi chiediamo anche che la norma preveda tempi certi per l’affidamento a Ispra e Istituto superiore di sanità dei limiti tollerabili. I limiti ora sono arbitrari, ma serve una ricerca seria per stabilire i rischi per ambiente e popolazione“.