Caro Salvagente, al PAM di via Quattro Novembre, a Verona, da qualche tempo le casse self-service contano un sacchetto (da 1 cent) per ogni etichetta della frutta. Ho fatto notare all’addetto che in questo modo mi veniva conteggiato un sacchetto anche per l’unico limone acquistato, a cui avevo appiccicato l’etichetta direttamente sulla buccia. Mi ha risposto che “per legge gli articoli di ortofrutta non possono essere acquistati senza l’apposito sacchetto”. La cosa mi suona strana, perché, se acquisto un limone dal fruttivendolo sotto casa, il sacchetto non me lo dà ; inoltre so che qualcuno utilizza una propria sporta. Ho chiesto i riferimenti di legge, ma non me li ha saputi indicare.
Mi rendo conto che la questione è di scarsa rilevanza, non farò certo una guerra per qualche centesimo; ma mi resta la curiosità di sapere se l’informazione avuta dal commesso sia corretta. A voi risulta una tale legge?
Alberto Bicego
Caro Alberto, la sua segnalazione ci dà modo di tornare sull’annosa questione degli shopper e sulle evoluzioni che ha fatto la normativa italiana. L’ultima, probabilmente sfuggita al Pam di Verona, è la circolare del ministero della Salute che ammette le sporte portate da casa dai consumatori. E dunque evidenzia come i supermercati che caricano in automatico “l’ecotassa” sullo scontrino di frutta e verdura debbano stornarla alla cassa.