Caro Salvagente, a febbraio ho richiesto il controllo del misuratore dopo aver riscontrato un consumo anomalo rispetto agli anni precedenti pur non avendo cambiato nulla sull’impianto se non il misuratore, da analogico a digitale.
Partiamo dalla verifica del misuratore: questa deve essere fatta in presenza del diretto interessato, cioè in tal caso del nostro lettore, che deve avere contezza di quanto fatto dal tecnico il quale, a sua volta, deve rilasciare in verbale di quanto riscontrato, verbale che va firmato dall’intestatario del gruppo di misura.Se non si dovesse riscontrare alcuna anomalia, in fattura il cliente si vedrà addebitare un certo importo per l’intervento fatto, se invece c’è qualche problema di funzionamento, l’intervento sarà senza spese.
Questo particolare, essenziale, non ci convince: il distributore ha addebitato qualche costo? Così dovrebbe essere se tutto è in regola, altrimenti sulla fattura di periodo il cliente si sarà trovato dai 70 agli 80 euro per l’intervento.
A ogni modo, visto che il signor Boschi non era presente alla verifica, può richiederne una ulteriore su appuntamento, così da monitorare l’intervento del tecnico.
In tale occasione, ma in effetti potrebbe farlo anche da solo con una semplice verifica: tiene accesa la caldaia per un’ora e controlla quanto segna il misuratore, cioè il consumo registrato, considerando che una normale caldaia da 24kW, consuma circa 1 metro cubo di gas l’ora. Qualsiasi discrepanza, significherebbe che c’è qualche mal funzionamento.