L’Agenzia per i consumatori, la sicurezza alimentare e la nutrizione del governo spagnolo ha annunciato una serie di misure volte a contrastare l’obesità, compreso l’uso di NutriScore. La Spagna diventa così il terzo paese a utilizzare l’etichetta a semaforo: il primo è stato la Francia dove è in vigore da ottobre dell’anno scorso. In Belgio, invece, il ministro Maggie De Block è sempre più convinta che sia quella la strada da seguire. Questo semaforo è costituito da cinque colori (dal verde scuro al verde chiaro, passando al giallo, arancione e rosso), abbinati alle prime cinque lettere dell’alfabeto, dalla ‘A’ alla ‘E’. Le lettere esprimono il livello di salubrità (ottimo per la ‘A’, minimo nella ‘E’).
“Questa informazione consentirà ai cittadini di confrontarsi facilmente con altri prodotti simili e di prendere una decisione informata e motivata per seguire una dieta più sana” ha spiegato il ministro spagnolo María Luisa Carcedo.
Come si diceva, l’etichetta a semaforo è solo una delle strategie contro l’obesità: l’agenzia ha anche deciso di limitare l’offerta di alimenti malsani in scuole, ospedali, centri sanitari e altri spazi pubblici. “I prodotti alimentari e i pasti venduti nelle mense e nei distributori automatici dovranno soddisfare i criteri nutrizionali in aggiunta ai criteri di sicurezza alimentare”, ha affermato il ministro aggiungendo che “il governo svilupperà un protocollo o una guida nazionale che “garantisca l’equilibrio e la qualità nutrizionale” del cibo “in linea con le raccomandazioni dell’Unione europea e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS)”..