Il Parlamento europeo ha votato una direttiva riguardante i controlli sull’acqua potabile che tollera la presenza di Pfas fino a 500 nanogrammi al litro. Un voto che ha fatto infuriare il comitato della mamme No-Pfas che dal Veneto si battono sostenendo la tolleranza zero contro questi inquinanti. Adesso il testo passa alla Commissione che aveva inizialmente proposto un provvedimento che fissava a 0,50 microgrammi al litro di acqua la tollerabilità dei Pfas totali e a 0,10 microgrammi/litro la tollerabilità per un Pfas singolo. Poi però il lavoro della Commissione ambiente del Parlamento europeo aveva licenziato un testo più restrittivo che portava a 0,30 microgrammi/litro la soglia totale consentita. Infine la debacle in plenaria.
“L’Europa ci ha girato le spalle”, è il commento di Patrizia Zuccato, del Comitato Mamme No-Pfas di Montagnana. “L’Europa delle lobby, con la complicità dei gruppi politici afferenti ai Popolari e ai Socialisti (Forza Italia e Pd), ha votato no al nostro emendamento Pfas zero per la tutela dell’acqua e della salute pubblica. Una grande occasione persa per colpa di quei partiti che in Veneto dicono una cosa e al Parlamento Europeo fanno esattamente il contrario” ha commentato l’eurodeputata Mara Bizzotto.
In ballo c’erano tre emendamenti. Il primo che portava i limiti di Pfas nella acqua ad un valore vicino allo zero (0,05 microgrammi al litro), in linea con quanto prevede in materia la regione Veneto. Il secondo proposto dalla Commissione ambiente del Parlamento europeo che prevedeva un limie a 0,30 microgrammi e infine quello del Ppe – essnzialmente identico al testo proposto dalla Commissione – che fissa va il limite a 0,50 microgrammi/litro. Per soli 5 voti (326 a 321) è passato il terzo testo che adesso sarà discusso tra Parlamento europeo e Consiglio Europeo che dovranno trovare un compromesso.