La motorizzazione civile tedesca sta per chiedere alla casa automobilistica Opel di richiamare 100.000 auto diesel per la sospetta frode sulle emissioni. Lo ha reso noto il ministero dei trasporti tedesco dopo che ieri era stata perquisita dalla polizia la sede della casa automobilistica Opel, come riferisce l’ufficio di polizia dell’Assia.
Le automobili coinvolte nella manipolazione dei software che regolano le emissioni di scarico sarebbero 95.000, tutte Euro 6 e vendute in Europa. I modelli sospetti sono Zafira, Cascada e Insignia.
Il caso, come era ovvio, fa scalpore anche in Italia. “Chiediamo l’immediato intervento del ministro del Trasporti italiano, Danilo Toninelli, affinché accerti se in Italia circolano auto Opel con manipolazione dolosa del software” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Non accettiamo che il ministro si limiti a fare come il suo predecessore Graziano Delrio, che sul Dieselgate si era limitato a interpellare sull’accaduto il KBA, Kraftfahrt-Bundesamt, e il costruttore, chiedendo di conoscere se i veicoli erano stati commercializzati anche in Italia, acquisendo i risultati dei controlli di conformità ” prosegue Dona.
“Non basta! Chiediamo che sia il ministero italiano, con le attrezzature impiegate per le omologazioni fatte in Italia, a cura del Dipartimento trasporti terrestri, ad accertare se vi siano irregolarità ” conclude Dona.
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