Vivere in una zona dove c’è un’alta densità di fast food e negozi di cibo take away aumenta il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. A dirlo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Lancet Planetary Health: i ricercatori dell’Healthy High Density Cities Lab dell’Università di Hong Kong, in collaborazione con l’Università di Oxford, hanno studiato i comportamenti alimentari di 350mila uomini e donne residenti nelle 21 città del Regno Unito.
Dallo studio è emerso che le persone più vicine ai gruppi più densi di punti vendita pronti al consumo avevano probabilità di diabete di tipo 2 superiori all’11% rispetto a quelle che vivevano in una strada a più di 1 km dal fast food. Questa forma di diabete, è di gran lunga quella più frequente (interessa il 90% dei casi) ed è tipico dell’età matura. E’ la prima volta che una ricerca indica come fattore di rischio per il diabete di tipo 2 la vicinanza di negozi dove reperire cibo a basso costo e molto calorico. Finora gli studi si sono concentrati sull’aumento dei casi di obesità .
“Dobbiamo spostarci dal modello economico a un modello più sanitario” ha affermato Chinmoy Sarkar, l’autore principale dello studio, sostenendo “un intervento su scala urbana a beneficio della salute pubblica”.
Il documento sostiene, infatti, che le autorità sanitarie pubbliche dovrebbero intervenire. “I risultati hanno importanti implicazioni per la salute pubblica e sostengono il passaggio da un modello economico esclusivamente guidato dalle imprese a un modello economico sanitario basato sulla salute pubblica dell’accesso e del consumo alimentare urbano”, scrivono gli autori.
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