“Una sentenza che mette a riparo i cittadini da una cattiva informazione dannosa per la loro salute e che restituisce dignità alla scienza e a tutti i professionisti che lavorano a servizio di essa”. E’ il commento di Antonio Caretto, presidente Adi, Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, alla decisione con cui l’Antitrust ha comminato una sanzione di circa 500mila euro a Adriano Panzironi e ai professionisti che vendono e promuovono gli integratori alimentari “Life 120” attraverso il sito Internet Life120.it e la trasmissione televisiva “Il cerca salute”. Secondo l’Autorità le informazioni che si divulgavano in questi contesti sono ingannevoli e non trasparenti.
Mesi fa – continua il presidente – come Adi avevamo denunciato insieme ad altre società scientifiche il metodo Panzironi e chiesto al Ministero della Salute l’istituzione di un’Autorità di vigilanza che regolasse e sanzionasse il mercato delle diete propagandato attraverso i media e i social network. “Siamo felici – continua Caretto – che l’Antitrust sia intervenuta, ma rinnoviamo l’invito alle istituzioni affinché rafforzino la sorveglianza oltre che sui media anche sui social network agendo con pesanti sanzioni su chi millanta metodi e consigli nutrizionali privi di dimostrazione scientifica e non conformi alle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità.”
“Dietro alla nutrition fake, ovvero i falsi programmi di dimagrimento che bombardano i social network si nasconde il più delle volte un business fatto di integratori, pillole e pasti sostitutivi privi di alcuna validità – aggiunge Barbara Paolini, vicesegretario Adi – Profili di giovani ragazze senza evidenti titoli di studio promuovono, attraverso immagini di dimagrimento miracolosi e testimonianze non verificabili, integratori o beveroni di vario genere e ricette “detox” poco equilibrate. È importante agire con forza anche su questi canali proprio perché utilizzati in prevalenza da giovani utenti.”