Entro oggi chi ha aderito alla rottamazione del 2016 e a quella del 2017 deve versare, nel primo caso, l’ultima rata e nel secondo la seconda. La scadenza, infatti, è l’ultima per chi ha aderito alla prima versione della rottamazione (che consente di saldare i debiti fiscali senza interessi e sanzioni, versando le cifre indicate nella comunicazione ricevuta dalle Entrate), mentre è il secondo appuntamento, su cinque, per chi ha aderito alla rottamazione bis. Sono dunque in pagamento:
– la quinta e ultima rata della definizione agevolata prevista dal Dl 193/2016;
– la seconda rata della definizione agevolata prevista dal Dl 148/2017 per i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017.
In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento, la rottamazione non produce effetti e scatteranno di nuovo le procedure di recupero da parte di Agenzia delle entrate- Riscossione.
Come si paga. Per effettuare i pagamenti è necessario utilizzare il bollettino Rav che riporta l’indicazione della rata in scadenza al 30 settembre, ricevuto insieme alla “Comunicazione delle somme dovute”, la cui copia può essere richiesta direttamente online sul sito dell’Agenzia. Si può pagare sia in banca che alla Posta, agli sportelli automatici tramite bancomat o postamat, oppure on line. A disposizione anche il circuito dei tabaccai convenzionati con Banca 5 SpA, e i punti vendita Sisal e Lottomatica: presentando il bollettino Rav, si può pagare in contanti (fino a mille euro), con il bancomat o con la carta di credito (fino a 5 mila euro dai tabaccai e fino a 1.500 euro nei punti Sisal e Lottomatica). Possibile anche utilizzare la sezione pagamenti del sito dell’Agenzia.
Infine è possibile pagare le cartelle tramite compensazione con i crediti commerciali vantati nei confronti della Pubblica amministrazione.
Per la prima rottamazione incassi oltre le previsioni. La definizione agevolata nella versione 2016, che si chiude con il prossimo versamento, è stata un vero successo, con risultati al di sopra delle previsioni. Grazie alla prima rottamazione sono arrivati oltre 7,5 miliardi di euro: 6,5 miliardi con le prime tre rate versate nel 2017 e 1,03 miliardi dall’ultimo versamento effettuato alla fine del luglio scorso. La stima del governo era stata invece di 7,2 miliardi, per tutta l’operazione.