Residui di glifosato, molecole di fragranze allergizzanti, irritanti, fenossietanolo, composti organici… Dopo i risultati, per nulla tranquillizzanti, delle analisi di realizzate lo scorso febbraio sui prodotti per neonati, la rivista dei consumatori francesi 60 Millions de consommateur pubblica oggi un nuovo studio su 155 tra pannolini, salviettine, creme e un terzo dei campioni inviati in laboratorio contiene residui potenzialmente a rischio tossico.
Pannolini al glifosato
La rivista ha nuovamente trovato tracce di residui di glifosato nei prodotti di diversi marchi (Love & Green, Lotus Baby, Pommette e Lillydoo). Anche il marchio Children’s Words è penalizzato dalla “presenza di composti organici volatili (o Cov)”. Una sostanza che può causare “irritazione della pelle, delle mucose o del sistema polmonare”.
Anche se i livelli di sostanze indesiderabili rimangono molto bassi, il rischio per la salute “non può essere escluso”, denuncia il mensile francese edito dall’Istituto nazionale del consumo, perché “i bambini sono anche esposti a glifosati e Cov da altre fonti”.
Difficile per i genitori che volessero evitare il contatto dei figli con queste sostanze pericolose: “I produttori non includono ancora la composizione completa sulla confezione”, spiega il mensile transalpino.
Salviette detergenti al fenossietanolo
La maggior parte dei produttori ha abbandonato numerosi ingredienti controversi, incluso il fenossietanolo. Nel 2012, l’Agenzia nazionale per la sicurezza della droga (ANSM) ha raccomandato che questo conservante “non dovrebbe essere utilizzato nei prodotti cosmetici destinati alle parti intime dei bambini”. Ma 3 dei 44 prodotti testati dalla rivista contengono ancora la sostanza, tra queste le salviette ultra-morbide per il latte di Mixa Bébé.
Non solo, la maggior parte delle salviette contiene ingredienti indesiderabili, irritanti, allergeni o profumi.
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Idratanti e allergizzanti
Anche qui c’è chi continua a utilizzare il fenossietanolo. “Su 47 trattamenti idratanti selezionati, sette sarebbero da bandire a causa della loro composizione”, spiega 60 Millions, perché contengono il conservante o “un numero significativo di allergeni”. Due prodotti di marca sono stati bocciati: la formula molto morbida di Mixa e la crema idratante per viso e corpo Nivea Baby.
La rivista avverte anche sull’uso indiscriminato di profumi in questi prodotti. “Tutti i latti da bagno includono i profumi, anche quelli con un’etichetta biologica”, afferma lo studio. Ancora una volta, la rivista dei consumatori lamenta un’etichettatura “insufficiente” di questi prodotti: l’unica informazione attualmente disponibile sugli imballaggi è la presenza di molecole di fragranza classificate in un elenco normativo di 26 sostanze allergeniche. Insufficiente, secondo la rivista.
Saponi troppo aggressivi
Questi prodotti, risciacquabili con acqua, sono meno pericolosi proprio perché restano meno a contatto con la pelle dei neonati. Secondo lo studio condotto dai francesi, comunque, i produttori dovrebbero limitare i tensioattivi irritanti.
La rivista raccomanda di evitare il sodio lauril solfato e l’ammonio lauril solfato. E fare attenzione anche ai profumi: “Solo sei referenze su 35 ne sono esenti”.