Se anche in uno dei paradisi degli Ogm e del glifosato si addensano nuvole pesanti sulla Monsanto, allora forse qualcosa sta davvero cambiando.
E così fa notizi la decisione di un giudice di Brasilia, riportata dalla Reuters, di aver sospeso l’uso di prodotti contenenti il ​​glifosato, diserbante ampiamente utilizzato per la soia transgenica e per altre colture nel paese.
Il giudice federale stabilito che i nuovi prodotti contenenti la sostanza chimica non potranno essere registrati nel paese e le registrazioni esistenti saranno sospese entro 30 giorni e fino a quando il governo non rivaluterà la tossicologia del prodotto.
La decisione è stata estesa anche all’insetticida abamectin e al fungicida thiram.
La sentenza colpisce in particolar modo la Monsanto, che commercializza una soia resistente al glifosato e geneticamente modificata che viene piantato su larga scala in Brasile. La Monsanto è ora di Bayer AG, a seguito di un’acquisizione da 62,5 miliardi di dollari chiusa a giugno.
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Il Brasile è il più grande esportatore mondiale di semi di soia, guidato in gran parte dalla crescente domanda proveniente dalla Cina.