Un rischio evitato. Per chi ha assunto colf e badanti non ci sarà l’aggravio dello 0,5% sul rinnovo dei contratti a termine che poteva scattare dalla versione poco chiara del decreto dignità. È stato approvato, infatti, un emendamento del Pd (prima firma Cantone) dalle Commissioni Finanze e Lavoro della Camera che esclude qualunque costo aggiuntivo da parte famiglie.
Il Decreto Dignità non citava esplicitamente i lavoratori “domestici” ma non li escludeva. Un’interpretazione alla lettera del provvedimento avrebbe potuto estendersi anche al lavoro domestico. Con l’effetto di aumenti fino a 160/170 euro a famiglia.
“Pericolo scampato per i datori di lavoro domestico. Il nostro ringraziamento oggi va al Pd e a tutte le forze politiche che, da quando Assindatcolf ha sollevato il problema, hanno lavorato in Commissione per portare a casa un risultato importante, una vittoria che prima di tutto è delle famiglie” è stato il commento di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.
Oggi l’emendamento per evitare la nuova tassa su badanti e colf?
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