“Nonostante sia diffusa tra i genitori la percezione che il glutine sia fonte di disordini addominali funzionali nei loro figli, il nostro studio ha sconfessato nel 70% dei casi analizzati che il glutine sia la causa di dolori addominali ovvero che non esiste una correlazione tra la dieta gluten free e la scomparsa di questo tipo di disturbi intestinali”.
Il professor Ruggiero Francavilla, pediatra e gastroenterologo, insegna presso l’Università di Bari e da tempo studia l’impatto del glutine sulla dieta dei più piccoli. I risultati dell’ultimo studio condotto su 1.100 bambini sono stati da poco pubblicati sulla rivista American Journal of Gastroenterology, pubblicato negli Stati Uniti dall’autorevole Nature, e più recentemente li ha esposti in occasione del 74esimo congresso della Sip, Società italiana di pediatria, dedicato in gran parte a fare chiarezza sulle cosiddette diete speciali – ad esempio quelle prive di glutine e di Fodmap (carboidrati, zuccheri a catena corta come il lattosio, fruttosio e sorbitolo non assorbibili che fermentano nel colon) – ormai di moda anche in età pediatrica.
1.100 bambini, due settimane di dieta “alternata”
Lo studio ha dimostrato che un regime alimentare privo di glutine non riduce né tantomeno cura il mal di pancia nei bambini non affetti da celiachia. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire come è stata condotta l’analisi e a che conclusione è giunta. “Abbiamo coinvolto 1.100 bambini (4-16 anni) su tutto il territorio nazionale che presentavano dolore addominale funzionale ed ai quali era stata esclusa la possibilità di una malattia (come la celiachia o l’allergia al grano). Ai nostri giovani partecipanti abbiamo somministrato (2 settimane) in doppio cieco una bustina che conteneva amido di mais alternandola a una analoga (2 settimane) ma con 10 grammi di glutine aggiunto, la quantità che in genere un bambino assume giornalmente”.
Il paradosso: con il glutine non si accusa mal di pancia
Il contenuto delle bustine doveva essere “distribuito” dai genitori all’interno dei pasti della giornata e a intervalli regolari i bambini rispondevano a un questionario per verificare come la “dieta” speciale influiva sul mal di pancia. “Abbiamo registrato delle risposte molto spesso contradditorie: nella maggior parte dei casi la somministrazione di glutine o placebo “in cieco” non modificava la sintomatologia; tuttavia in alcuni casi vi sono state risposte paradossali, quando somministravamo bustine prive di glutine, alcuni bambini accusavano dolori di pancia mentre quando somministravamo la dose con il glutine, paradossalmente, non venivano riferiti problemi intestinali”.
Effetto nocebo e “soggettività del genitore”
Un esito che mostra sicuramente come, nei soggetti – ricordiamo – non celiaci e in cui il mal di pancia non era causato da altre patologie, la “soggettività del genitore, da un lato, le mode dall’altro”, spiega il professor Francavilla, “spesso creano falsi allarmi e favoriscono diete che possono causare disturbi veri per la crescita del bambino”.
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