L’Unione europea è il più grande mercato per la pesca nel mondo: il 25% delle importazioni mondiali di prodotti ittici è destinato alla Ue e l’Europa dipende in larga misura dal pesce importato: oltre il 60% della fornitura proviene dalle importazioni. Il pesce importato è tenuto a presentare un certificato di cattura per dimostrare che è stato catturato legalmente, deve soddisfare gli standard sanitari previsti e alcuni standard di mercato relativi alla qualità , alla freschezza e alle dimensioni. Non sempre però questo accade, anzi: ingenti partite di pesce catturato illegalmente finisce sulle nostre tavole ogni giorno, non assicurando il rispetto delle norme igienico-sanitarie.
Questa settimana il Parlamento europeo voterà per adottare una serie di misure per rendere più stringenti i controlli a tutela dei consumatori. Linnéa Engström, deputato verde svedese , è la relatrice per l’attuazione delle misure di controllo per la pesca: se le norme verranno appraovate, la Ue potrà  prendere provvedimenti contro gli Stati extracomunitari che non vigilano sulle attività illegali nei loro mari. In caso di accertamento, scatterà in prima battuta un avvertimento, poi, le flotte potranno essere inserire in una “lista nera” e il loro pescato respinto alle frontiere comunitarie.