Il comitato Ue per la salute delle piante ha approvato la proposta della Commissione Ue di estendere l’attuale area di quarantena per la Xylella in Puglia di circa 20 chilometri verso il nord della regione, arrivando fino a Monopoli. Per la prima volta sarebbbe intaccata anche la provincia di Bari, vero cuore produttivo dell’olio extravergine d’oliva italiano. L’Italia ha votato contro e aveva chiesto di rinviare la votazione, in attesa dell’audit della Commissione in Puglia, la settimana prossima. La Spagna, pur riconoscendo la probabilità che il contagio si possa essere diffuso nell’area del barese, si è astenuta. Tutti gli altri Stati membri hanno votato a favore.
Cno: “Trenta milioni di ulivi a rischio”
Intanto sono insorti gli olivicoltori italiani della Cno che con il presidente Gennaro Sicolo lanciano l’allarme: “La Commissione europea, oltre a decretare ancora una volta il fallimento di chi era chiamato a controllare l’avanzata del batterio della xylella, certifica il pericolo di morte per altri trenta milioni di ulivi e settantamila aziende che vivono di olivicoltura”. Il Cno lancia l’appello al nuovo governo per “affrontare seriamente” la questione: “È fondamentale – conclude Sicolo in una nota – dar seguito agli ultimi buoni propositi manifestati sbloccando i fondi per il ristoro delle aziende colpite, sostenendo la ricerca seria per provare ad arginare il batterio, e iniziando concretamente il reimpianto delle varietà di ulivi resistenti nella zona infetta, per non perdere quella tradizione millenaria che ha contraddistinto la Puglia, punta di diamante dell’olio extravergine d’oliva di qualità a livello nazionale ed internazionale”.