Cosa succede nelle case dell’Inps?

Tito Boeri, presidente dell'INPS

Che cosa succede nelle case di proprietà dell’Inps? D’improvviso, senza alcun preavviso ai diretti interessati, per la maggior parte cittadini anziani ultrasessantenni e famiglie con figli, le regole in vigore da decenni sono radicalmente cambiate e stanno provocando agitazione e domande al momento senza risposte.

Da aprile 2018 il pagamento dei canoni di locazione e di tutte le spese accessorie non è più riscosso da IGEI SPA ma dal Gruppo ROMEO Gestioni SpA (nome assai noto in campo imprenditoriale ed edile in particolare). Dall’Inps, che dovrebbe essere ancora padrona degli immobili (con i lavoratori e le imprese che hanno pagato i contributi) non è arrivato alcun avviso. Se ne è affatto carico la Romeo stessa.

Ma è almeno migliorato il servizio? Rispetto al passato è diventato più economico e vantaggioso per l’Inps? La manutenzione degli stabili di proprietà è stata fatta oggetto di maggior attenzione e manutenzione puntuale? Dal “buongiorno” non si direbbe.

QUANDO SI PAGA L’AFFITTO?

Nel “cambio”, sono già intervenute alcune note “stonate”. I primi due avvisi di pagamento riferiti ai canoni di aprile e maggio 2018 sono arrivati agli inquilini con giorni di ritardo rispetto alla scadenza di pagamento risultando per questo già “in mora”. Da sempre il pagamento della pigione doveva avvenire entro il 20 del mese. Sempre senza darne avviso, il rateo di aprile doveva essere pagato entro il 18 e l’avviso era stato recapitato il 20. Peggio ancora a maggio in quanto, forse per un eccesso di “flessibilità”, il pagamento di quanto dovuto doveva avvenire entro il 5 del mese in corso. Naturalmente l’avviso è stato recapitato in ritardo, ovvero il giorno 9!

LE PULIZIE? NON SI FANNO MA SI PAGANO

La cosa che più sorprende però è che, dandone notizia con una locandina affissa a fine aprile nell’androne dei palazzi, dal 1° aprile 2018 è stato disdettato il contratto di pulizia con la vecchia impresa di pulimenti e da allora, siamo a maggio inoltrato, da 40 giorni, non sono più state effettuate pulizie nei palazzi (scale, ascensori, terrazzi e altri spazi condominiali). La pulizia corrente è affidata al buonsenso e alla buona volontà degli inquilini che provvedono in proprio e alla meglio.

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Solo alcuni anni fa le pulizie erano “quotidiane”, negli ultimi due-tre anni erano diventate di due volte a settimane. Oggi non se ne fanno per niente. Ai disagi, però, si aggiunge una sensazione di beffa e rabbia crescente. Benché non siano state effettuate le pulizie da 40 giorni, continuano ad essere applicate in bolletta le spese di pulizia (non meno di 52 euro mensili).

Considerato che probabilmente il contratto di gestione affidato alla Romeo Gestione agisce in tutta Italia, il silenzio e la mancata comunicazione dei cambiamenti intervenuti preoccupano e in tanti se ne chiedono i motivi. E la domanda turba il sonno di centinaia di famiglie. Che sta succedendo al patrimonio immobiliare dell’Inps? Chi lo gestisce davvero e con quali criteri e priorità? Lo domandiamo al presidente dell’Inps, Tito Boeri, sempre pronto e schietto a dire la sua, e al governo. Quando mai sarà varato.