Etichette insufficienti sul pericolo: in Svezia 1 su 10 irregolare

Quando si dice controllare seriamente i prodotti sul mercato… È di pochi giorni fa il risultato (riportato da chemicalwatch.com) di un controllo eseguito dall’agenzia svedese per le sostanze chimiche (la Kemi) su 24.000 prodotti contenenti sostanze chimiche pericolose. Detergenti, prodotti per la cura dell’auto, pitture, vernici e adesivi raccolti in 1.400 negozi, grandi magazzini e grossisti sono finiti sotto la lente per verificare l’adeguatezza dell’etichettatura. E uno su dieci (per la precisione l’11%) ha evidenziato difetti nell’etichettatura o nell’imballaggio.
Sono stati i detergenti a far segnare il maggior numero di errori. In generale, per tutti i prodotti la carenza più comune è stata la presenza di segni di pericolo sull’etichetta non conformi al regolamento CLP, secondo il quale dal 1 ° giugno 2017, tutti i prodotti chimici presenti sul mercato devono essere etichettati e confezionati rispettando regole molto precise.
Dai controlli della Kema si evince che:

  • Il 74% delle carenze era dovuto alla mancanza di etichettatura ai sensi del regolamento CLP;
  • Il 53% di tutte le aziende ispezionate aveva almeno un prodotto difettoso;
  • Il 15% dei prodotti non aveva etichette in svedese;
  • L’8% mancava di segnali di pericolo per le persone con problemi di vista;
  • Il 3% non era dotato di chiusure resistenti ai bambini.

    La maggior parte dei prodotti difettosi sono stati rimossi dal mercato immediatamente.