L’Agenzia per i prodotti alimentari (Anses) francese ha emesso un parere sui pericoli degli integratori alimentari a base di melatonina, molto popolari anche in Italia. L’Anses, nello specifico, diversi effetti indesiderati e scoraggia il consumo da parte di una parte della popolazione. La melatonina, un ormone prodotto naturalmente dal corpo, è usata come sostanza negli integratori e nei medicinali per aiutare a migliorare il sonno. Ma, come riporta Que Choisir, secondo l’autorità francese, esistono vari effetti collaterali, come mal di testa o sonnolenza, disturbi gastroenterologici (nausea, vomito, dolore addominale). In alcuni casi, sono stati descritti anche disturbi psichiatrici (incubi, irritabilità).
Le precauzioni da prendere
L’Agenzia francese sconsiglia vivamente l’uso da parte di donne in gravidanza e in allattamento, neonati e bambini, nonché persone con malattie infiammatorie o autoimmuni. Raccomanda che le persone con epilessia, asma o disturbi dell’umore non dovrebbero assumerle senza un consiglio medico. Secondo l’Agence du Médicament (ANSM). Gli effetti indesiderati della melatonina sono tuttavia meno gravi di quelli dei sonniferi convenzionali come le benzodiazepine (affaticamento, cadute, problemi di memoria, dipendenza, ecc.). In Francia, i prodotti con dosaggio di melatonina inferiore a 2 mg sono acquistabili senza alcuna restrizione.
In Italia, maggiore restrizione
In Italia, la dose è stata ridotta nel 2014: da 1 milligrammo in sù serve la ricetta medica. Una decisione presa in seguito a un’opinione scientifica dell’Autorità alimentare europea (Efsa), che aveva stabilito che l’effetto benefico della sostanza, in termini di riduzione del tempo richiesto per prendere sonno, si ottiene con 1 mg di prodotto (0,5 mg per alleviare gli effetti del jet lag ). Silvio Garattini, farmacologo di fama e direttore dell’istituto Mario Negri, aveva commentato: “Da tempo l’autorità sanitaria avrebbe dovuto intervenire su questa questione. Ci sono dati recenti che dimostrano l’efficacia della sostanza per combattere i disturbi da jet lag. E siccome l’appetito vien mangiando, la melatonina col tempo ha iniziato a essere venduta come la sostanza che induce il sonno”, spiegando: “La decisione è stata presa perché c’era bisogno di inibire il commercio di un integratore che viene usato a tutti gli effetti come un medicinale. Nel momento in cui alla melatonina viene riconosciuta un’attività farmacologica specifica, essa non può più essere considerato un integratore”.