Il bagarinaggio organizzato online sugli eventi dal vivo non è solo un problema italiano. Ma mentre nel nostro paese si attende una legislazione più severa, per evitare i prezzi da capogiro, in Gran Bretagna sono partite le nuove regole per contrastare gli abusi. La maggiore novità è che i rivenditori di biglietti dovranno fornire all’acquirente il numero di biglietto unico (Utn) per ogni acquirente se l’evento ne specifica uno. Un modo per rendere più facili i controlli e le verifiche rispetto a acquisti seriali a scopo speculativo.
Le novità
Ecco gli obblighi introdotti per i rivenditori: il biglietto deve identificare l’area a cui il biglietto dà accesso, come ad esempio il posto o l’area in piedi; vanno esplicitate eventuali restrizioni in merito a chi può utilizzare il biglietto o come deve essere utilizzato; va indicato il prezzo originale del biglietto; sempre per una questione di trasparenza, devono essere chiare le connessioni tra il rivenditore e la piattaforma online su cui si trova il biglietto e l’organizzatore dell’evento per il quale il biglietto viene venduto. Giusto un mese prima, come ricorda Which.com, la Advertising Standards Authority aveva vietato ai siti di emissione di biglietti secondari di utilizzare informazioni di prezzo ingannevoli. Al tema del secondary ticketing il Salvagente ha dedicato una lunga inchiesta sul numero di aprile.