Attenzione: “Nella prossima bolletta ci saranno veramente dai 30 ai 35 euro per coprire i milioni di euro accumulati dai morosi (gente che non paga). Non dobbiamo pagare in attesa di decisioni del Tar”, recita così il falso messaggio che come una moderna catena di Sant’Antonio viene recapitato tramite Whatsapp.
Tra paure infondante e rischi reali
La notizia è falsa e destituita di ogni fondamento come abbiamo scritto anche ieri: sulle bollette che sono arrivate o che stanno per arrivare non si troverà nessun addebito per coprire le morosità altrui. Altroconsumo inoltre ha già provveduto a smentire che la fonte della notizia sia la sua. Cosa invece potremmo essere chiamati a pagare? Gli oneri di sistema, che pesano per circa il 20% sulle bollette, non versati (e magari pagati dagli utenti, pensi il paradosso!) dai venditori che falliscono, come previsto dalla delibera 50/2018 dell’Autorità per l’Energia in vigore dal 1° febbraio scorso. Al momento abbiamo una stima fornita oggi da un autorevole dirigente dell’Arera, la Autorità per l’Energia, che è di 2 euro – 2,20 euro a bolletta. Tuttavia una quantificazione certa degli oneri non versati dal venditore (Gala) che è fallito si avrà, sempre secondo l’Authority, a settembre, anche se al momento di parla di circa 280 milioni di euro. Al momento quindi nessun addebito è stato autorizzato né inserito in bolletta. Vorremmo ribadire, sempre per tranquillizzarla, che sugli utenti onesti, quelli per intenderci che pagano regolarmente le fatture, non ricadranno le bollette non pagate dai “furbetti”: in sostanza non saremo tenuti a “coprire” con i nostri soldi la bolletta non pagata del vicino di casa. Resta altrettanto grave però, seppur limitato e circoscritto, che su tutti gli utenti onesti ricadano gli oneri non versati dai venditori falliti.
La posizione dell’Enel
Ecco il comunicato diffuso ieri sera dall’Enel: “Enel, nel ribadire la propria estraneità alla vicenda, fa presente che nelle bollette attuali e in quelle dei prossimi mesi non risultano voci aggiuntive. Peraltro, in merito a questa vicenda, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) è intervenuta direttamente con un comunicato stampa per spiegare meglio che il provvedimento è esclusivamente finalizzato a reintegrare gli oneri di sistema a seguito del mancato versamento da parte di alcune imprese venditrici e non di altri clienti morosi. Il relativo impatto sulle bollette dei consumatori finali non è ancora stato quantificato da Arera, ma in ogni caso l’Autorità ha precisato che sarà molto contenuto, all’incirca il 2% degli oneri di sistema, e non certo 35 euro“.
La stima dell’Authority: “2-2,20 euro in bolletta”
“La socializzazione in bolletta vale circa il 2% degli oneri”, a spiegarlo è stato ieri il direttore della divisione energia dell’Autorità, Clara Poletti, intervenendo alla trasmissione Uno Mattina: “Una quantificazione precisa si avrà solo a settembre – ha precisato – in quanto il sistema, a tutela dei consumatori, prevede un processo abbastanza articolato per la quantificazione dei crediti effettivamente recuperabili. Per quanto riguarda l’impatto sui soli clienti domestici possiamo stimare un aumento su base annua di 2 euro o 2,20 euro“.
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