La maggior parte dei bambini di Bologna beve troppa poca acqua. Al limite della disidratazione, con conseguenze anche sulla respirazione. Lo rivela uno studio condotto su oltre 400 bambini e ragazzi tra i sei e i 15 anni dall’Aist, l’associazione italiana per lo studio della tosse che nei giorni scorsi si è riunita a Bologna, come ha raccontato l’agenzia Dire, per il suo 12esimo congresso nazionale. Lo studio sui rapporti fra disidratazione e tosse nei bambini ha impegnato i ricercatori per quasi quattro mesi. E i dati che sono emersi, spiega il presidente dell’Aist, Alessandro Zanasi, “mettono in evidenza come solo il 39% dei bambini esaminati beve acqua a sufficienza. Il restante 61% risulta disidratato”. L’obiettivo della ricerca, continua Zanasi, era “mettere in correlazione le problematiche respiratorie con una mancanza di una corretta idratazione”.
Al centro del dibattito, anche il rapporto fra inquinamento e tosse e le cause della tosse di natura non respiratoria, “con particolare riguardo al reflusso gastroesofageo”, insieme alle “nuove prospettive terapeutiche, compresi gli approcci non farmacologici”. Aist ha anche lanciato una campagna nazionale “Tosse: dieci cose da sapere”, con la diffusione di 40.000 locandine da appendere negli studi medici e 80.000 opuscoli, per favorire una “maggior attenzione da parte di medici e pazienti” al problema e indicare il modo migliore per affrontarlo, evitando ad esempio stili di vita sbagliati come il fumo e l’eccessivo e inappropriato uso di farmaci, in particolare antibiotici.
In Italia, l’incidenza della tosse varia nella popolazione dal 5% al 40% in base a condizioni ambientali, età, stagione e abitudine al fumo. La tosse acuta comporta sei milioni di consultazioni specifiche all’anno, oltre tre milioni per quella cronica. Da una recente indagine dell’Aist, risulta che solo il 29% degli intervistati riferisce di non avere mai avuto episodi di tosse nell’arco dell’ultimo anno, mentre il 53% parla di almeno uno o due episodi all’anno. Piu’ colpito il sesso femminile, soprattutto in eta’ pediatrica e oltre i 60 anni.
“La tosse – sottolinea l’Aist- è un sintomo talmente comune che troppo spesso finisce per essere trascurato o ignorato”. È però ormai assodato che l’aumento dell’inquinamento “esercita un’azione nociva sull’apparato respiratorio. Sono sempre più numerose le evidenze scientifiche che correlano il tasso di inquinamento dell’aria con l’incremento di malattie respiratorie croniche e la tosse rappresenta il campanello d’allarme”.