L’Echa, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, ha aggiunte 7 nuovi composti al Reach, l’elenco delle molecole vietate o che devono essere eliminate dal mercato europeo. Tra le new entry il Bisfenolo A, molto utilizzato per aumentare la durezza e la resistenza delle plastiche ma anche come rivestimento per i contenitori alimentare come le lattine ed eliminato dal 2011 da biberon e giocattoli per bimbi per i suoi effetti tossici sulla riproduzione, che ora è stato classificato anche come interferente endocrino, capace cioè di alterare il sistema ormonale. Peccato però che il 14 gennaio scorso la Commissione Envi del Parlamento europeo ha votato contro l’eliminazione della sostanza dal mercato.
Le sette sostanze “preoccupanti”
Andiamo con ordine. Oltre al bisfenolo A (BPA) nella black list dell’Echa sono finiti: Chrysene (considerato carcinogeno), Benz[a]anthracene (considerato carcinogeno), il Nitrato di cadmio (considerato carcinogeno e mutagenico), Idrossido di Cadmio (considerato carcinogeno e mutagenico), Carbonato di Cadmio (considerato carcinogeno e mutagenico), Dodecacloropentaciclo (sostanza molto persistente e molto bioaccumulabile), 1,3,4-thiadiazolidine-2,5-dithione, formaldehyde and 4-heptylphenol (considerate interferenti endocrini).
Le sette sostanze, spiega in una nota l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, istituto di riferimento per l’attuazione del Regolamento REeach in Italia, “dovranno essere eliminate dal mercato e sostituite con alternative non pericolose ovvero, qualora tali alternative non siano disponibili, le sostanze potranno essere usate solo se espressamente autorizzate”.
“Bpa, eliminazione dal mercato”. Ma il Parlamento ha detto no
Caso curioso per il Bpa. La commissione Envi Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo il 14 gennaio scorso pur abbassando i limiti di migrazione del Bisfenolo A dai contenitori agli alimenti (da 0,6 a 0,05 mg per chilo e portare a zero la soglia negli involucri per alimenti destinati a bambini e neonati) ha votato contro l’eliminazione totale di questa sostanza. Che ora è finita nella lista nera dell’Echa che appunto prevede l’eliminazione dal mercato.