Packaging riciclabile al 100%: McDonald annuncia la svolta

Nei giorni di massima discussione attorno ai sacchetti bio per l’ortofrutta imposti nei supermarket, molti si sono chiesti perché non concentrare l’attenzione legislativa piuttosto sullo spreco di packaging. In questa direzione sta andando uno dei colossi della ristorazione mondiale, McDonald’s, che ha annunciato una politica d’impatto su riciclo dei rifiuti prodotti nei propri punti vendita. Una decisione non da poco, se si considera che l’obiettivo è quello di garantire che in tutti i 36mila punti vendita sparsi nel mondo il 100% del packaging dei prodotti al dettaglio provenga da “fonti rinnovabili, riciclate o certificate”. Attualmente, solo il 10% delle decine di migliaia di sedi di McDonald consente alle persone di riciclare. Il suo nuovo obiettivo è riciclare gli imballaggi per i clienti nel 100% dei ristoranti entro il 2025.

7 anni di tempo

“Con 37.000 ristoranti in oltre 100 paesi che servono oltre 69 milioni di clienti ogni giorno, McDonald’s ha la responsabilità e l’opportunità di utilizzare le nostre bilance per sempre”, ha detto Francesca DeBiase, Responsabile della catena di approvvigionamento e della sostenibilità di McDonald’s, aggiungendo: “La nostra ambizione è quella di utilizzare meno imballaggi, acquistati responsabilmente e progettati per essere presi in considerazione dopo l’uso, lavorando al di fuori dei ristoranti McDonald’s per aumentare il riciclaggio e il compostaggio e contribuire a creare comunità più pulite. Inoltre abbiamo in programma di utilizzare il 100% di imballaggi a base di fibre riciclate a livello globale entro il 2025. “Comprendiamo che le infrastrutture di riciclaggio, i regolamenti e i comportamenti dei consumatori variano da città a città e da nazione a nazione, ma intendiamo essere parte della soluzione e contribuire ad influenzare i cambiamenti potenti”, ha affermato DeBiase.

Promessa o mossa di marketing?

Naturalemente, quella di McDonald per il momento è solo una promessa, e bisognerà vedere se si tratta solo di una mossa di marketing e se la scadenza così in là, il 2025, sia stata fissata considerando un piano graduale, o solo perché è tanto lontana da rivederla in un momento in cui i riflettori saranno puntati su altro. Sarà comunque interessante vedere come la catena riuscirà a rendere riciclabili i contenitori degli hamburger e delle patatine, che oggi si sporcano abbondantemente con le salse.