Falsificava le date di scadenza degli antitumorali. Alkopharma sotto inchiesta in Svizzera

Venivano rivenduti ai principali ospedali della Svizzera, compreso quello di Bellinzona, i farmaci antitumorali scaduti per i quali quattro dirigenti della Alkopharma sono stati condannati. L’inchiesta condotta da Swissmedic, l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, ha trovato ampio spazio sui domenicali Matin Dimanche e SonntagsZeitung. In pratica, la Alkopharma nel 2005 ha concluso un contratto con un laboratorio tedesco per la fornitura di Thiotepa che avrebbe poi rivenduto in Svizzera e in Francia. Gli ordinativi minimi erano di 11.500 flaconi all’anno.

Secondo l’inchiesta di Swissmedic citata dai domenicali, Alkopharma non riusciva però a rivendere tutti i flaconi in suo possesso e così, a partire dal 2007, ha iniziato a falsificare le date di scadenza dei farmaci, malgrado la quantità del principio attivo diventi insufficiente dopo 18 mesi.

Nel 2009 Alkopharma ha rescisso il contratto con il laboratorio tedesco, ma ha continuato a vendere i flaconi che aveva ancora in magazzino. Nel 2011 il laboratorio si accorse però che farmaci “scaduti” si trovavano sul mercato.

Le inchieste avviata da Swissmedic e dal suo omologo francese Afssaps hanno poi permesso di stabilire in circa 100.000 il numero di farmaci con data di scadenza contraffatta venduti dalla Alkopharma in Svizzera, ma soprattutto in Francia. Martin Fey, responsabile del servizio oncologico dell’Inselspital di Berna, ha dichiarato ai due domenicali che il suo ospedale ha ricevuto 1452 flaconi di Thiotepa tra il 2007 e il 2011, la maggioranza dei quali non contenevano la dose minima del principio attivo.

 

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