È uno dei primi casi in Italia, almeno tra quelli che hanno fatto notizia. E c’è da scommettere che non sarà l’ultimo vista la diffusione che hanno anche da noi gli hoverboard, quella specie di skateboard elettrici che, come ha denunciato il Salvagente già da tempo, hanno un problema non da poco: rischiano di incendiarsi quando sono in carica. Negli Stati Uniti sono centinaia le case interamente bruciate e diversi i morti.
Ora gli incidenti, purtroppo, arrivano in Italia e si riapre una questione che al di là dell’Oceano ha portato al ritiro di quasi un milione di dispositivi e a un allarme serio.
L’incendio di cui parliamo, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, è avvenuto a ottobre e ha distrutto un appartamento nel centro di Bologna. Ustionato alle mani il proprietario di casa, dopo che l’hoverboard sotto carica aveva preso fuoco e con lui il mobilio, come ha stabilito una consulenza affidata dalla Procura di Bologna.
Nel fascicolo aperto per incendio colposo dal pm Nicola Scalabrini risultano indagati i legali rappresentanti della società X-Joy srl, produttrice del marchio Twodots, e Unieuro, dove il prodotto era stato comprato. Per il pm la causa sarebbe imputabile a un difetto delle batterie al litio o del caricabatterie. Un difetto impossibile da scoprire per l’utilizzatore, almeno fino all’incidente, dato che il modello sotto accusa era stato messo in carica per la prima volta proprio quel pomeriggio.
Il processo proverà a stabilire le responsabilità e gli eventuali risarcimenti, ma è forse il caso, ancora una volta, di avvisare tutti coloro che hanno in casa un hoverboard di non lasciarlo mai in carica senza il necessario controllo umano. E per chi li vuole acquistare di assicurarsi che abbia il marchio di garanzia Ul 2272, una certificazione nata nel 2016 proprio per evitare il rischio incendio delle batterie.