Questa volta è uno studio francese a rimettere in discussione la sicurezza del glifosato e più in generale, il modo in cui sono stati valutati fino a oggi i pesticidi per le autorizzazioni all’uso. E lo fa con un approccio molto più ampio di quello che ha contraddistinto le tante – e dubbie – assoluzioni europee di questi mesi.
La ricerca firmata dal professor Defarge dell’Università francese di Caen, da J. Spiroux de Vendômois del Criigen (Comitato per la ricerca indipendente sulla genetica) e dal professor Séralini, famoso per le sue ricerche controverse sugli Ogm, ha studiato gli effetti del solo glifosato (G) e delle sue 14 formulazioni. In particolare, le formulazioni con cui è commercializzato il glifosato sono miscele di acqua, con il 36-48% di glifosato come principio attivo. Come in molti altri pesticidi, il 10-20% è costituito da formulati chimici.
Cosa si nasconde dietro il glifosato
Di cosa si tratta? I ricercatori li hanno identificati con la spettrometria di massa principalmente come famiglie di molecole ossidate a base di petrolio, come il POEA e altri contaminanti. A quel punto hanno esposto piante e cellule umane ai componenti delle formulazioni, sia miscelate che separatamente, per misurare la tossicità e la distruzione endocrina cellulare umana.
Il veleno? È nei formulanti
Il primo risultato è che il glifosato è solo leggermente tossico sulle piante alle diluizioni raccomandate in agricoltura, in contrasto con la convinzione generale che lo vuole come potente erbicida. Le forti proprietà erbicide e tossiche delle sue formulazioni sono state esercitate dalla sola famiglia di formulanti del POEA. E così anche per gli effetti tossici e le proprietà di disturbo endocrino legate soprattutto ai formulanti.
Nella spettrometria di massa sono stati identificati anche metalli pesanti come arsenico, cromo, cobalto, piombo e nichel, noti per essere tossici e interferenti endocrini, come contaminanti in 22 pesticidi, inclusi 11 a base di glifosato. Questo potrebbe anche spiegare alcuni degli effetti avversi dei pesticidi.
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Cambiate le regole per autorizzare i pesticidi
I ricercatori spiegano che negli esperimenti utilizzati per stabilire l’assunzione giornaliera accettabile di pesticidi, il glifosato e gli altri ingredienti attivi dichiarati nei pesticidi vengono valutati da soli, senza i formulanti. Considerando questi nuovi dati, questo metodo di valutazione appare insufficiente per garantire la sicurezza, concludono. E concludono, i risultati gettano una nuova luce sulla tossicità di questi erbicidi e dei pesticidi in generale.