Non sono di certo giorni felici per il mondo dell’informatica. Dopo la scoperta di quella che probabilmente è la più grande falla di sicurezza della storia nei processori Intel, Amd e Amr, dagli Usa arriva la notizia del richiamo di 50mila batterie a ioni di litio dei laptop Hp per rischio di incendio. “Queste batterie possono surriscaldarsi, provocare un incendio e bruciare, mettendo in pericolo i clienti”, ha detto la società in una nota, riportata da ConsumerReport. “Per questo motivo, è estremamente importante verificare se la batteria del proprio computer è interessata dal richiamo.”
Il software per mettere il computer al sicuro
Per saperlo, i possessori di portatili Hp devono scaricare e lanciare il software HP Validation Utility per determinare se la batteria è stata richiamata. Se la batteria deve essere sostituita, è necessario installare un aggiornamento che metterà il dispositivo in Modalità di sicurezza, scaricandola e impedendone la carica fino alla sua sostituzione. Questo aggiornamento consentirà ai consumatori di continuare a utilizzare i computer in modo sicuro con l’alimentazione mentre attendono l’arrivo della batteria di ricambio, ordinabile gratuitamente tramite il sito dell’azienda. Questa verrà sostituita da un tecnico di Hp.
I modelli a rischio
I dispositivi in cui potrebbero esserci le batterie a rischio combustione sono: HP ProBook (64 serie G2 e G3, serie 65x G2 e G3); HPx360 310 G2; HP Envy m6; HP Pavilion x360; HP 11; e HP ZBook (17 G3, 17 G4 e Studio G3). Negli Usa, già  50mila computer sono stati ritirati, tra cui molti venduti su famose catene, come Amazon o il sito di HP tra dicembre 2015 e dicembre 2017. Altri modelli a rischio sono stati trovati in Canada, e non è escluso che possano essere stati commercializzati anche in Europa e in Italia.