Scooter elettrico: potenza, batterie e costi, come fare la scelta migliore

scooter elettrico

La geografia della mobilità urbana privata cambia sempre più velocemente, anche grazie a direttive Ue e incentivi che spingono a puntare sull’elettrico. Lo scooter a zero emissioni è dunque un’opzione da considerare. Ma come sceglierlo? Ecco alcuni consigli utili

 

La geografia della mobilità urbana privata cambia sempre più velocemente, anche grazie a direttive Ue e incentivi che spingono a puntare sull’elettrico. Lo scooter a zero emissioni è dunque un’opzione da considerare. Ma come sceglierlo? Ci viene in aiuto il magazine francese 60 millions de consommateurs, che ha pubblicato un servizio con alcuni consigli utili.

La potenza

Per gli scooter elettrici, la potenza si esprime in kilowatt. L1e è la categoria che identifica il corrispettivo dei ciclomotori 50 cm3, e hanno velocità massima di 45 km/h. Per questi modelli basta avere la patente per i cinquantini, ma bisogna ricordare che non sono omologati per percorsi extraurbani, come superstrade e autostrade. Poi si passa direttamente alla categoria L3 (la L2 riguarda i tre ruote), che identifica i veicoli con velocità superiore ai 45 km/h o, nel caso dei motori termici, con cilindrata pari o superiore a 125 cc. Per quanto riguarda le patenti necessarie, riassumiamo: serve l’A2 per moto e scooter elettrici fino a 35 kW, conseguibile a partire dai 18 anni, la patente A per i veicoli a due ruote di categoria L3e, nessun vincolo sulla potenza e quella B per i veicoli a due ruote sino a 11 kW, tricicli fino a 15 kW solo dopo i 21 anni (in Italia).

I costi

Gli scooter corrispondenti alla cilindrata 50 cm3 oscillano tra i 2.000 e i 4.500 euro circa. Gli scooter 125 cc equivalenti partono da circa 4.500 euro, e arrivano fino a oltre i 700 mila euro (cifra attorno cui si aggira, per esempio, la vespa elettrica). Da ricordare che esiste l’incentivo 2023 per moto e scooter elettrici, pari al 30%, fino ad un massimo di 3.000 euro, per acquisto senza rottamazione, e al 40%, fino ad un massimo di 4.000 euro, per acquisto con rottamazione di un vecchio mezzo con omologazione compresa fra Euro 0 e Euro.

L’autonomia

Come scrive 60 millions de consommateurs, “La maggior parte degli scooter 50cc equivalenti offre un’autonomia minima di 50 km. Certo, questi sono dati del produttore, ma anche sottraendo il 20% dalla cifra annunciata, l’autonomia rimane sufficiente per la maggior parte degli utenti. I motociclisti più impegnativi possono comunque orientarsi verso modelli con due batterie, ovviamente più costosi, ma la cui autonomia reale supera gli 80 km”.

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Per gli scooter 125cc equivalenti, l’autonomia prevista è maggiore, spesso compresa tra 75 e oltre 120 km. “A patto, ovviamente, di optare per la guida ecologica, senza brusche accelerazioni e frenate o velocità eccessive” spiega il magazine francese. Per ottimizzare l’autonomia, tutti gli scooter dispongono di diverse modalità di guida, denominate ad esempio eco, normale, boost o sport, che frenano più o meno il veicolo. Alcuni modelli dispongono di un sistema di frenata rigenerativa che recupera energia in decelerazione. Ma il guadagno in autonomia, raramente comunicato dai produttori, sembra limitato.

Le batterie

La maggior parte degli scooter ha batterie estraibili, ed è possibile collegarle ad un terminale o ad una presa di casa per ricaricarle. Per aumentare l’autonomia, alcuni ne incorporano due, tre o addirittura quattro, di serie o come optional. Questa scelta permette di limitarne il peso per facilitarne il trasporto. Si consideri almeno 8 kg per batteria, la media è di circa 11 kg su un 50 cm3 e 16 kg su un 125 cm3. Esistono anche dei caricabatterie veloci che riducono il tempo di ricarica a tre ore o meno, rispetto alle sei ore in media. “Alcuni caricabatterie possono alimentare solo una batteria, anche se lo scooter ne integra diversi. Allo stesso modo, alcuni veicoli non funzioneranno a meno che non siano installate tutte le batterie. La stima della loro durata rimane complicata” aggiunge 60 millions de consommateurs. Secondo i produttori, potrebbero sopportare da 800 a 1.000 cicli di carica/scarica, o approssimativamente da 40.000 a 50.000 km. Il loro prezzo varia da 800 a più di mila euro.

Quanto costa la ricarica

Secondo le stime francesi fatte su un prezzo di 19 centesimi a kWh, una batteria da 45 km si ricarica con 25 centesimi, mentre una da 130 costa 1,06. Considerando che in Italia, il costo dell’energia, almeno con la maggior tutela, è quasi il doppio, per una ricarica si va dai 50 centesimi ai 2 euro in base all’autonomia.

Ergonomia

Per quanto riguarda l’ergonomia, alcuni scooter 50cc hanno una potenza che potrebbe non essere sufficiente per trasportare due persone, o anche un guidatore forte. E in questo caso, gli ammortizzatori faranno fatica ad assorbire efficacemente i colpi delle buche stradali. Con conseguenze dolorose sulla schiena.

Il bauletto

Sui modelli 50cc a volte è difficile, se non impossibile, riporre un casco. L’aggiunta di un bauletto dovrebbe quindi essere presa in considerazione.

Manutenzione

I proprietari di moto elettriche non pagano il bollo per i cinque anni che decorrono dalla data di prima immatricolazione. Lo scooter elettrico va sottoposto a revisione, ma dopo i primi 4 anni a partire dalla data di immatricolazione e successivamente nei successivi 2 anni.