Gli elenchi telefonici fantasma e gli addebiti eterni di Tim

Caro Salvagente,

sono un vostro affezionato abbonato e voglio segnalarvi il comportamento scorretto di Tim. Negli ultimi tre anni ho contattato telefonicamente Tim per comunicare che non sono interessato a ricevere gli elenchi telefonici che vengono poi addebitati in fattura a 3,90 euro.

Durante la prima occasione (inizio autunno 2015) mi sono fidato (sbagliando) della loro parola, l’anno successivo (per non ritrovarmi nella stessa situazione) avevo preteso di parlare in anticipo con un responsabile del servizio 187 ma ciò mi venne negato poiché non è previsto, in base al loro regolamento interno, che i responsabili parlino con i clienti.

La risposta degli operatori è sempre stata: “Ok, a posto, non si preoccupi, non riceverà più l’addebito per la consegna degli elenchi telefonici”. Poi, come al solito, l’addebito è arrivato in bolletta. Oltretutto, se a uno interessassero davvero, c’è pure la beffa della non consegna (mai visti negli ultimi anni davanti all’ingresso di casa come succedeva una volta!).

Quest’anno è andata così: il 27 settembre 2017 ho chiamato il 187 che mi ha confermato, per l’ennesima volta, che lo spiacevole disservizio non sarebbe più capitato.

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Sapete come è andata a finire? Mi sono ritrovato ancora una volta l’addebito in bolletta!

Cosa posso fare per riottenere gli importi pagati ingiustamente?

La cifra totale è poca cosa, ovviamente ciò che da fastidio è che si tratta di una questione di principio e nessuno vuole essere preso in giro.

Franco Cappelletti

Cislago (VA)

 

Caro Franco,

la questione degli elenchi telefonici è una di quelle che fa più arrabbiare, perché giustamente è percepita come un addebito inutile, oltre che spesso poco conosciuto. Tanto più che spesso gli elenchi non arrivano. Abbiamo chiesto lumi a Valentina Masciari, la responsabile utenze di Konsumer Italia, che i nostri lettori oramai conoscono benissimo.

La situazione vissuta dal nostro lettore non è isolata, è assai frequente: clienti che non avevano mai richiesto la consegna degli elenchi e che comunque fino ad un certo punto non avevano avuto l’addebito in questione in fattura, si sono visti improvvisamente “apparire” questa voce di  costo nella bolletta.

È chiaro che c’è chi , se ne è accorto e ha contestato il canone del servizio non richiesto ma, viene da chiedersi chissà quanti altri clienti Tim, non hanno fatto caso a tale maggiorazione.

Inoltre, questo tipo di, chiamiamole anomalie, dovrebbero essere sanate, contattando semplicemente il Servizio Clienti e non inviando una raccomandata, altrimenti verrebbe spontaneo chiedere a Tim una dimostrazione della richiesta scritta del cliente in base alla quale ha attivato il servizio…

Risulta, di conseguenza evidente l’introito enorme che ne ha Tim a discapito sempre dell’ignaro cliente.

Sarebbe opportuno, visto che ha segnalato tramite il servizio clienti la cosa ma che questo non ha illegittimamente provveduto ad eliminare l’addebito non dovuto, che il sig. Cappelletti, invii anche un fax al numero verde 800 000 187 giusto per lasciare traccia scritta di quanto richiesto, perché le mail che ha inviato, non sono state indirizzate al recapito dei reclami, sottolineando anche che in assenza di riscontri immediati, procederà con lo stornare autonomamente dalla fattura l’importo in questione;  chiaramente, nella stessa comunicazione, dovrebbe richiedere il rimborso di quanto pagato e mai richiesto, dal momento in cui la voce legata agli elenchi telefonici è apparsa, al momento della effettiva eliminazione.

Tim ha sicuramente deciso di fare cassa con questo piccolo escamotage: ma alle casse dei clienti Tim non ci pensa nessuno?