Rc-auto, Ivass chiede di bloccare tre siti: “Vendono polizze contraffatte”

L’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha chiesto l’oscuramento di tre siti miaassicurazione.it, uniqastudio.it e piugaranzieassicurazioni.it perché vendevano polizze pur non avendo le autorizzazioni richieste.
In una nota l’Istituto spiega che “commercializzazione di polizze Rc-auto contraffatte, anche aventi durata temporanea, per il tramite dei suddetti siti internet, riportano i dati identificativi di intermediari regolarmente iscritti nel Registro unico degli intermediari – Rui, i quali hanno dichiarato la propria totale estraneità alle attività svolte tramite i predetti siti”.

Polizze fantasma: “Oscurate i tre portali”

A seguito delle verifiche  “l’Ivass ha accertato che l’attività di intermediazione assicurativa svolta attraverso tali siti è irregolare e, conseguentemente, ne ha chiesto l’oscuramento alle Autorità competenti”.
L’Ivass raccomanda cautela nella sottoscrizione on line di contratti assicurativi, soprattutto se di durata temporanea, verificando, prima della sottoscrizione, che “gli stessi siano emessi da imprese e tramite intermediari regolarmente autorizzati allo svolgimento dell’attività assicurativa e di intermediazione assicurativa, tramite la consultazione del sito“.

Assicurazioni temporanee: occhio alle truffe

Destano particolare preoccupazione le polizze temporanee perché sono particolarmente soggette a truffe, come abbiamo approfondito in questo articolo. Parliamo di contratti che offrono 5 giorni di copertura assicurativa, per circolare su strada con auto o moto. Sono velocissime da acquistare e utili per chi usa un determinato veicolo per pochi giorni. Non c’è classe di merito, nessun obbligo di disdetta. Si compra la copertura, si circola nei giorni stabiliti e poi si rimette il veicolo in garage.

Il finto broker

Il meccanismo è molto ingegnoso. Il finto broker riproduce i documenti di una vera compagnia assicuratrice, procurandosi anche dei reali numeri di polizza. Polizze già accese, ma ovviamente a nome di altri ignari onesti guidatori. Tutto questo viene offerto alle agenzie, che le rivendono in buona fede. Perché c’è tutto: i documenti dell’assicurazione e un numero di polizza reale.

La truffa è difficile da scoprire anche per le forze di polizia. Perché a un controllo sul numero di polizza, questa risulterà realmente accesa e operante. Il problema si porrà invece nel malaugurato caso di un incidente. Perché allora, al momento in cui si andrà a fare la denuncia all’assicurazione, emergerà come la polizza sia intestata a un altro veicolo.

Verificate l’intermediario assicurativo

Come difendersi? Considerate che molte compagnie propongono, sia per auto che per moto, polizze temporanee molto flessibili, stipulabili per periodi che vanno da qualche giorno a sei mesi di tempo. Oltre alla possibilità di fare una polizza tradizionale godendo (dove previsto) della possibilità di più sospensioni e riattivazioni gratuite.

Volendo usufruire di una di queste formule particolarmente innovative e originali proposte magari da qualche broker, ricordiamoci sempre di controllare che il sito dell’intermediario assicurativo che stiamo consultando riporti i dati obbligatori per legge. Quindi la sede, i recapiti telefonici e postali, il numero di fax, la casella di posta elettronica, il numero e la data di iscrizione al Rui, il Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi (la ricerca si può effettuare qui), oltre all’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass.