Polizze fantasma: “Oscurate i tre portali”
Assicurazioni temporanee: occhio alle truffe
Il finto broker
Il meccanismo è molto ingegnoso. Il finto broker riproduce i documenti di una vera compagnia assicuratrice, procurandosi anche dei reali numeri di polizza. Polizze già accese, ma ovviamente a nome di altri ignari onesti guidatori. Tutto questo viene offerto alle agenzie, che le rivendono in buona fede. Perché c’è tutto: i documenti dell’assicurazione e un numero di polizza reale.
La truffa è difficile da scoprire anche per le forze di polizia. Perché a un controllo sul numero di polizza, questa risulterà realmente accesa e operante. Il problema si porrà invece nel malaugurato caso di un incidente. Perché allora, al momento in cui si andrà a fare la denuncia all’assicurazione, emergerà come la polizza sia intestata a un altro veicolo.
Verificate l’intermediario assicurativo
Come difendersi? Considerate che molte compagnie propongono, sia per auto che per moto, polizze temporanee molto flessibili, stipulabili per periodi che vanno da qualche giorno a sei mesi di tempo. Oltre alla possibilità di fare una polizza tradizionale godendo (dove previsto) della possibilità di più sospensioni e riattivazioni gratuite.
Volendo usufruire di una di queste formule particolarmente innovative e originali proposte magari da qualche broker, ricordiamoci sempre di controllare che il sito dell’intermediario assicurativo che stiamo consultando riporti i dati obbligatori per legge. Quindi la sede, i recapiti telefonici e postali, il numero di fax, la casella di posta elettronica, il numero e la data di iscrizione al Rui, il Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi (la ricerca si può effettuare qui), oltre all’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass.