Viagogo non è fornisce informazioni chiare ai consumatori e per questo la direzione francese per la concorrenza, i consumatori e la repressione delle frodi ha chiesto alla società che fa secondary ticketing di porre fine alle scorrettezze. Il portale non è nuovo a richiami da parte delle autorità per la concorrenza. Basti pensare che ad aprile di quest’anno era stata la nostra Anitrust a contestare a Viagogo la “carente o intempestiva informazione in ordine a diversi elementi essenziali di cui il consumatore ha bisogno per assumere una decisione consapevole di acquisto”. L’Autorità, in particolare, aveva fatto notare che agli acquirenti non si davano le specifiche dei biglietti in vendita (il prezzo originario, la collocazione dei posti e le garanzie in caso di annullamento del concerto) e d’altra parte le piattaforme “non chiarivano il proprio ruolo di mera intermediazione svolto sul mercato secondario”.
Adesso a mettere in dubbio la correttezza del portale è la direzione francese che con un provvedimento rivolto a Viagogo AG, con sede in Svizzera, e alla sua controllata Viagogo Entertainment Inc., con sede nel Delaware, chiede di mostrare con più chiarezza il prezzo finale del biglietto e di non ingannare i consumatori circa la disponibilità di biglietti che in realtà non ci sono. LA direzione francese non ha accennato, tuttavia, né ai tempi che la società ha per mettersi in regola né all’eventuale sanzione in caso di inottemperanza.