“È molto raro per H&M destinare i capi all’incenerimento, questa soluzione viene adottata solamente quando non soddisfano i nostri standard di sicurezza”. Dopo la denuncia della tv danese, il colosso della moda low cost ha contratto Il Salvagente per una replica che noi pubblichiamo volentieri.
“L’impegno in sostenibilità è sempre stato un elemento fondamentale dell’offerta H&M. H&M ritiene di avere la responsabilità di promuovere il miglioramento sociale e di ridurre l’impatto ambientale relativo al ciclo di vita dei suoi prodotti. H&M è stata la prima azienda di moda al mondo a lanciare, nel febbraio 2013, un progetto di raccolta globale di abiti usati in tutti i mercati in cui è presente, Italia inclusa.
L’iniziativa è prima di tutto un progetto ambientale con l’obiettivo a breve termine di evitare gli sprechi e ridurre al minimo i rifiuti che vanno in discarica, mentre l’obiettivo di lungo periodo è trovare una soluzione per il recupero di tutte la fibre tessili ed un loro nuovo utilizzo. Ogni cliente può portare nei nostri negozi i propri capi usati o tessili per la casa, indipendentemente dalla marca e dalla condizione, e contribuire al loro successivo riutilizzo e riciclo. Il denaro ricavato da questo servizio viene investito in progetti sociali, di ricerca e innovazione relativi alla conversione dei tessuti vecchi. Così facendo, in futuro saremo in grado di eliminare completamente i rifiuti composti da capi di abbigliamento.
Da quando è stata lanciata l’iniziativa, sono state raccolte in tutto il mondo oltre 40.000 tonnellate di abiti usati, equivalente a circa 100 milioni di T-shirt. L’obiettivo è di aumentare ogni anno la quantità d’indumenti raccolti, in maniera tale da raggiungere un totale di 25.000 tonnellate ogni anno fino al 2020. È molto raro per H&M destinare i capi all’incenerimento, questa soluzione viene adottata solamente quando non soddisfano i nostri standard di sicurezza (ad esempio se infestati da muffa o quando non rispettano i nostri rigorosi requisiti chimici).
Siamo stupiti delle dichiarazioni di alcuni media che affermano che distruggiamo altri capi, oltre a quelli sopra citati. I prodotti a cui i media si riferiscono sono stati testati in laboratori esterni. I risultati dei test indicano che uno dei prodotti presentava muffa e l’altro prodotto conteneva elevati livelli di piombo. Questi prodotti sono stati quindi bloccati in conformità alle nostre procedure di sicurezza. Quando i risultati dei test indicano che alcuni prodotti non soddisfano le nostre norme di sicurezza, non possono in nessun caso essere venduti ai nostri clienti o riciclati. Vengono quindi destinati alla distruzione in conformità con le nostre routine di sicurezza globali. H&M ha una delle più severe restrizioni chimiche nell’industria ed esegue regolarmente test di controllo, spesso in laboratori esterni. Di conseguenza, le nostre restrizioni vanno spesso oltre i requisiti di legge in quanto vogliamo che i nostri clienti si sentano completamente sicuri di utilizzare i nostri prodotti”.
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