Nuovo stop al glifosato e altra sonora bocciatura per la Commissione europea: stamane non è stata raggiunta la maggioranza qualificata degli Stati membri sulla proposta di Bruxelles di autorizzare per altri 5 anni l’uso dell’erbicida più diffuso al mondo. Si tratta del secondo stop che in poche settimane ha incassato la Commissione Juncker visto che il 25 ottobre scorso, sulla proposta di rinnovo a 10 anni, gli Stati membri, Francia e Italia in testa hanno girato le spalle a Bruxelles.
Cosa succede ora?
Il 31 dicembre scade il termine per decidere sul futuro del glifosato. Anche se il rischio è che senza una decisione degli Stati membri la Commissione possa fare un colpo di mano. Tuttavia, dopo il voto contrario di oggi, è probabile che verrà convocato il comitato d’appello il 27 novembre.
Le posizioni in campo si stanno delineando: Italia, Francia e Germania potrebbero dire Sì a tre anni , “secchi”, di rinnovo senza ulteriori tempi per smaltimento delle scorte (24 mesi secondo le disposizioni europee); la Commissione invece restrebbe irremovibile sulla richiesta di 5 anni.
“Bene il no dell’Italia al voto odierno, mentre la Commissione continua a cercare l’appoggio per una nuova autorizzazione per il glifosato, noncurante degli scandali legati ai ‘Monsanto Papers’ e al ‘copia-incolla’ nelle valutazioni del rischio europee. Non si può continuare a permettere la contaminazione di suolo, acqua, cibo e persone, il glifosato deve essere vietato ora, non fra tre, cinque o dieci anni” ha commentato Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura di Greenpeace Italia.