Foglie secche di ulivo e di mirto invece che origano puro. Un’associazione dei consumatori danese ha portato in laboratorio dieci campioni di spezie acquistate presso i supermercati di Copenaghen scoprendo che meno della metà contenevano anche altre erbe. In particolare, 3 dei 4 campioni contenevano metà origano e metà altre foglie mentre in uno ce ne era il 70%.  ForbrugerrÃ¥det Tænk ha utilizzato un laboratorio per testare campioni utilizzando la spettroscopia di Fourier transform infrared (FT-IR) e la modellazione chimometrica e la spettrometria di massa per la conferma.
Non è la prima volta che le analisi mettono in evidenza questo tipo di adulterazione. Nel 2015, uno studio condotto dall’Istitute for Global Food Security (lo stesso che aveva rivelato lo scandalo della carne di cavallo) ha infatti mostrato che un campione su quattro di origano analizzato conteneva erbe diverse da quelle dichiarate. Accanto all’origano, insomma, foglie sminuzzate di ulivo e di mirto essiccate e irriconoscibili al consumatore. Nel 2016 a stessa scoperta è stata fatata un’associazione australiana, Choice. Sette campioni di origano secco su dodici testati contenevano in realtà foglie di ulivo e di sommacco.